14 ottobre, Crotone non dimentica la tragica alluvione del ’96

14 ottobre 1996, una data impressa nella memoria dei crotonesi. Un giorno che cambiò per sempre la storia della nostra città. Quel lunedì di inizio autunno su Crotone cadono, in sole tre ore, 200 mm di pioggia. Crotone è messa in ginocchio e in pochi minuti la furia dell’Esaro devasta strade e interi quartieri.

Sei le vittime dell’alluvione, tanti i danni, troppi. Da Fondo Gesù a Gabelluccia, da Farina a San Giorgio, la situazione è incontrollabile. Case allagate, macchine, animali, detriti, qualsiasi cosa si trova per strada viene violentemente trascinata dall’acqua. Numerosi prefabbricati industriali furono spazzati via dall’acqua, e la zona commerciale e industriale della città fu letteralmente devastata. Chi se lo scorda il colore tetro del fango? Chi se le scorda le grida d’aiuto degli studenti che per mettersi in salvo salgono sui tetti delle scuole?

Chi se lo scorda quell’assordante rumore degli elicotteri in volo? Chi se la scorda l’immagine del ponte che crolla? Ci sono persone intrappolate nelle abitazioni, con l’acqua che arriva alla gola, ci sono dispersi, ci sono, purtroppo, vittime. Il 14 ottobre 1996 Crotone cade sotto la pioggia battente, ma si rialza con la solidarietà. Incredibile la macchina dei soccorsi subito allertata e aiutata anche dai cittadini che si sono impegnati per salvare vite e anche per porgere una spalla su cui piangere a chi ha perso tutto.




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