#27Gennaio – La voce dei CantaCunti ha narrato la Memoria di Elisa Springer

#27Gennaio – La voce dei CantaCunti ha narrato la Memoria di Elisa Springer

Crotone – In occasione del Giorno della Memoria, presso “Fabbrica” si è tenuto un momento di riflessione accompagnato dallo spettacolo “Voci della Memoria” a cura dei CantaCunti, compagnia di cantastorie.

Spettacolo dedicato alla memoria di Elisa Springer e alla sua storia di deportata nel campo di concentramento di Auschwitz. Ripercorrere la sua storia, significa contribuire a saldare un parziale debito con la memoria, tenendola viva, dando voce a chi non l’ha avuta per gridare con forza l’orrore della Shoah.

“Mi chiedo come sia stato possibile percorrere tutto quell’orrore“, ha ricordato il sindaco Vincenzo Voce presso la sede Arci di Via Mario Alicata, prima dei racconti e delle ballate dei CantaCunti. In particolare, gli artisti provenienti da Manduria in provincia di Taranto hanno presentato “Il bosco di Betulle“, un disco nato dopo aver letto “Il silenzio dei vivi” della sopravvissuta agli orrori nazisti Elisa Springer che, per molti anni, non raccontò a nessuno l’esperienza nefasta della prigionia.

In particolare l’opera esposta nella copertina del disco raffigura una strada in mezzo a un bosco di betulle,   riproduzione del quadro che la Springer  portò con se   dalla sua vecchia casa viennese dopo essere tornata viva dai campi di sterminio. Il ricordo di questo quadro con le emozioni che ad esso sono legate, è descritto all’interno della sua autobiografia “Il silenzio de vivi” (Marsilio editore 1997), nella quale ha narrato, solo a distanza di molti anni, l’orrore della sua esperienza di deportazione. All’opera è ispirata la ballata “Il bosco di betulle” realizzata dalla compagnia di cantastorie pugliesi “Cantacunti”.

La compagnia di cantastorie CantaCunti  nasce sotto la guida di Gianni Vico (voce, chitarra d’accompagnamento, chitarra classica, bouzouki, armonica) ed è attualmente composta da Maria Rosaria Coppola (voce, tamburello, voce narrante), Roberto Bascià (chitarra, mandolino) e Antonio Libardi (flauto, ottavino).

 




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