È una storia lunghissima che è iniziata dall’impulso di un gruppo di persone che, negli anni ’80, capirono che vi erano dei bisogni i quali non trovavano risposte nel settore pubblico ma, gli stessi, vennero affrontati con grande energia. Siamo nella Crotone che da lì a poco avrebbe visto la chiusura delle fabbriche, nella città che si preparava ad entrare negli anni ’90, l’ultimo decennio del secolo, e che viveva le tossicodipendenze.
Nessuno poteva mai immaginare questo lungo percorso. Ben 35 anni. Sono state persone che nel 1988 hanno saputo intercettare i bisogni delle persone, formando un piccolo gruppo di volontari, e che poi si è evoluto nel tempo, diventando associazione e “mettendoci cuore e testa” da volontariato ad associazione “mettendo il cuore e la testa“, come dichiarato questa mattina nel corso di una conferenza stampa, che si è tenuta presso la Sala Sant’Agostino della parrocchia Santa Rita, da Gregorio Mungari Cotruzzolà, presidente di Agorà Kroton. Accanto a lui c’erano la vice presidente Anna Corrado, Monica Carvelli, Pietro Drago, Fabio Riganello. Presenti in sala il direttore della Caritas di Crotone don Stefano Cava, il vice presidente della Provincia di Crotone Giuseppe Fiorino, Giuseppe Talarico della Figc, il parroco di Santa Rita don Tommaso Mazzei, e alcune classi degli istituti crotonesi a cui è rivolto il concorso di poesia per i 35 anni di attività di Agorà Kroton.
«Siamo passati da una fase in cui non c’era la capacità di comprendere ad esempio il grido di dolore di che affrontava la tossico dipendenza – ha dichiarato Cotruzzolà – al momento storico di oggi invece in cui vi è una fase in cui la povertà è dilagante, una fase di crescita che sta creando grandi difficoltà alle famiglie, soprattutto dopo il lockdown. In questo senso cerchiamo di fare la nostra parte anche rispetto a temi nuovi, come ad esempio da vent’anni a questa parte l’accoglienza dei migranti». Ma la tossico dipendenza, ha specificato Cotruzzolà, non è diminuita nel crotonese: «Il fenomeno non è scemato ma è rimasto dell’ombra».
Tra le sfide degli ultimi anni, anche la lotta ad altro tipo di dipendenze come il gioco d’azzardo, e poi i problemi legati alla povertà sanitaria: «Abbiamo la necessità di rilanciarci sempre, con diversi progetti come ad esempio con Fondazione con il Sud ,e i temi legati alla povertà sanitaria».
Agorà Kroton è dunque una realtà con venti persone che vi lavorano: «È un traguardo importante – ha aggiunto Anna Corrado – ma oggi è un punto di partenza e non di arrivo visti i problemi del territorio, specialmente nel post pandemia. Quello che è importante è non perdere mai di vista l’essere umano e mettere al centro i bisogni delle persone». Poi ha continuato: «È un traguardo che commuove per un territorio come il nostro e, dopo lo smantellamento delle industrie, Agorà Kroton ha saputo guardare bene al territorio stesso agendo con professionisti. I nostri volontari hanno un valore».
La Cooperativa Sociale Agorà Kroton, nell’ambito delle iniziative promosse per il proprio 35° anniversario, ha istituito un concorso di idee finalizzato alla sensibilizzazione su tematiche sociali delle giovani generazioni. Il concorso è aperto a tutti i ragazzi che frequentano le scuole di Primo e Secondo grado. Le modalità di partecipazione sono differenziate.
