A Steccato di Cutro il pianto di Euripide: arte e poesia sulle spiagge del naufragio

A Steccato di Cutro il pianto di Euripide: arte e poesia sulle spiagge del naufragio

“L’arte si fa interprete della tragedia umana“. Domenica 26 marzo si è tornati su quella spiaggia di Steccato di Cutro, ad un mese dal naufragio  in cui hanno perso la vita 90  persone. Tanti artisti giunti in provincia di Crotone per un’opera artistica collettiva curata dal regista Giancarlo Cauteruccio.

Su quella spiaggia, Le Troiane di Euripide, messo in scena dalla compagnia teatrale RossoSimona, e la narrazione di una guerra durata dieci anni e che ha provocato diverse sofferenze, soprattutto  il lamento di dolore delle madri che perdono i propri figli, mariti, familiari.

«Il frammento di opera che noi abbiamo messo in scena parla delle Troiane di Euripide e quindi tragedia greca – ha dichiarato Daniela Macario di Teatro Rossosimona – una storia di guerra e di morti. E’ molto attuale e purtroppo si cala ahimè benissimo in questo contesto poetico ancora di più oggi perché, tra l’altro, il frammento  dell’Opera che abbiamo messo in scena è la rappresentazione della morte di Astianatte, simbolo  della distruzione ma soprattutto simbolo di una morte ingiusta. Viene sacrificato questo bambino innocente che non ha assolutamente colpe, ed è un po’ quello che accade oggi e che è accaduto qui a Steccato di Cutro, e che è accaduto in tanti altri posti e che continua ad accadere»

Poi sulla spiaggia le poesie di Maria Curatolo e Anna Lauria,  un monologo in dialetto cosentino Carmelo Giordano, una  ninna-nanna intonata da Antonio Olivo, la lettura di alcune poesie di Pier Paolo Pasolini, con la presenza di tantissimi artisti calabresi.

Al mattino, invece, un flash mob presso il piazzale Berlinguer del lungomare cittadino con una distesa di scarpe dei bambini morti durante il naufragio (leggi qui il nostro servizio).