Al Marrelli sospesa la Pet: «Ascoltate il grido di aiuto dei malati»

Il 60% dei pazienti oncologici calabresi scappa dalla Calabria. Un dato allarmante che manifesta la precarietà di un sistema sanitario regionale che non garantisce il diritto alla salute e alla cura dei cittadini.

Percentuali che potrebbero migliorare se solo si attivassero gli iter per consentire alla sanità privata di arrivare dove il pubblico non riesce. Accade anche per Medicina nucleare, un reparto presente al Marreli Hospital dal 2016, regolarmente autorizzato e dotato di due camere e di una PET/TC di ultima generazione.

«Da anni – scrive Antonella Stasi, presidente del Gruppo Marrelli, in una lettera indirizzata ai Sindaci del territorio – chiediamo che venga accreditata una PET a Crotone, senza costi pubblici perché la struttura e l’apparecchiatura sono già perfettamente in funzione, in modo da consentire ai crotonesi ed ai pazienti del litorale ionico e a quelli che ne hanno bisogno di usufruire di un presidio salvavita».

Ad oggi, infatti, Crotone non risulta essere inserita nel Piano Regionale delle PET (DCA 56/2015), «che ormai – si evidenzia nella missiva – risulta superato e decisamente obsoleto. Il piano regionale ad oggi prevede solo 3 PET (Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria), Crotone e la costa ionica sono completamente escluse.

«Il Marrelli Health – specifica la Stasi – ha presentato una ultima istanza il 26 Maggio 2020, e tale istanza giace inevasa negli uffici regionali. La PET potrebbe completare il lavoro che egregiamente la struttura sta portando avanti sui malati oncologici del territorio, con il reparto di diagnostica, quello di chirurgia e quello di radioterapia.

Ad oggi, purtroppo, ci troviamo costretti a fermare definitivamente il servizio di PET/TC fino a quando la Regione Calabria e l’ASP di Crotone non riconosceranno tali prestazioni “utili” alla popolazione del territorio; prestazioni che rientrano nei LEA (livelli essenziali di assistenza) e dunque erogabili dal sistema sanitario nazionale.

Teniamo a precisare che la sospensione del servizio di Pet/TC è dovuta per trasparenza e correttezza nei confronti di tutti i pazienti, i quali ogni giorno chiedono notizie su questo servizio e sulle prestazioni di scintigrafia.

A questo proposito abbiamo destinato il team della Medicina Nucleare a svolgere altre attività, fino a nuove decisioni della Regione. In passato abbiamo chiesto al sindaco di Crotone di darci una mano. Così abbiamo fatto con tutti i sindaci della provincia pitagorica di venirci in supporto. Medesima richiesta è stata inoltrata al Presidente della Regione. Purtroppo non è arrivato alcun riscontro. E questo vuol dire che il problema non riguarda molti, ma solo pochi. Riguarda solo i malati oncologici del nostro territorio.

Noi continuiamo a metterci il nostro impegno e continuiamo a pagare le rate del Leasing di un macchinario che tante altre regioni italiane ci invidiano. La PET in dotazione al Marrelli Hospital è attualmente il macchinario più performante in Calabria. La speranza è che qualcuno ci dia ascolto, e che dia soprattutto ascolto al grido di aiuto dei malati del nostro territorio».




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