La passione si coltiva, studiando, mettendola in pratica e consegnarla agli altri. Nicola Zurlo è uno sceneggiatore Cosma, giovane madre guerriera, e suo figlio Mito, ragazzino conteso tra il clan dei Lupi e quello dei Polpi. Una favola che si svolge in una Calabria contemporanea e al tempo stesso arcaica e oscura, dove il folklore locale si intreccia con elementi tipici del fumetto giapponese. fumetti, è nato a Crotone ma vive in Spagna. Non ha mai rescisso i legami con la sua città, e nemmeno con i fumetti. E’ coautore, con Vincenzo Filosa, anch’egli crotonesi, di “Cosma e Mito”, aggiudicandosi il premio come Miglior fumetto seriale al Lucca Comics e il comune di Crotone nei giorni scorsi gli ha consegnato la Menzione speciale.
Ed è per questo che ieri sera è stato ospitato presso la sede del Rotary Club di Crotone, sita in Piazza Castello, per un incontro sull’arte del fumetto. Ad aprire i lavori la presidente del Rotary di Crotone Vittoria Zurlo e il presidente dell’Interact Enrico Pedace, mentre a conversare con l’autore c’è stato Giuliano Carella.
Il fumetto<: Cosma, giovane madre guerriera, e suo figlio Mito, ragazzino conteso tra il clan dei Lupi e quello dei Polpi. Una favola che si svolge in una Calabria contemporanea nel primo volume, e il secondo a Crotone. Una Calabria dove il folklore locale si intreccia con elementi tipici del fumetto giapponese.
“Questa passione è nata nell’infanzia e quando si è lettori si diventa anche scrittori – ha detto Nicola Zurlo – il fumetto è il modo anche più economico per fare cinema, e questa passione cinematografica è stata trasportata su carta con Vincenzo Filosa”.
Nell’incontro, nella serata di ieri, non solo l’aspetto crotonese contenuto nel secondo volume di Cosma e Mito, ma anche il viaggio in una nazione ancora appassionata di fumetti dove l’opera dei due crotonesi è stata apprezzata e, soprattutto, premiata. Il Rotary Club di Crotone dunque ha rivolto l’attenzione ad un’altra eccellenza del territorio crotonese , raccontata in questo caso tramite la trasposizione delle antiche leggende popolari e l’amore verso la Calabria. I cittadini, oltre ad inseguire i propri sogni (e in particolare i giovani), devono decidere dunque se “sottostare o meno ai cattivi o ribellarsi”.
