Antonella Ruggiero si racconta: “Crotone città di grandi talenti”

Antonella Ruggiero si racconta: “Crotone città di grandi talenti”

Un brano che punta dritto all’animo dell’uomo, si tratta di “Povera Patria”, opera nata dal genio dell’indimenticato maestro Franco Battiato e riproposta, in un lavoro congiunto, attraverso l’interpretazione di Antonella Ruggiero e dell’artista ucraino Oleksandr Iarmola.

A rendere tutto questo possibile il maestro crotonese Franco Eco (Leggi qui l’intervista), arrangiatore e produttore del brano, che ha voluto fortemente lanciare un messaggio in questo periodo storico tribolato, un omaggio rivolto all’Ucraina e in generale a tutti coloro che sono stati costretti ad abbandonare la propria patria per la guerra o a lottare per riconquistarla. Ad occuparsi del mixing e mastering è stato invece Roberto Colombo.

A parlarci di questa opera e del suo rapporto con la terra di Calabria è stata la stessa Antonella Ruggiero, tra le principali interpreti del panorama musicale italiano.

«Quando mi è stato proposto questo progetto ho accettato subito. Si tratta di un brano conosciamo tutti da molti anni, “Povera Patria” di Franco Battiato. è una cosa che ho voluto fare con piacere senza pensarci molto, appena mi è stata proposto questo progetto ho detto sì con entusiasmo».

Un lavoro che l’ha vista la esibirsi in italiano e in ucraino con un altro artista, il collega ucraino Oleksandr Iarmola.

«Cantare in ucraino non è stato affatto un problema, così come interpretare questo brano. Non si tratta soltanto dell’Ucraina ma di tante zone del mondo che ancora oggi vivono un momento difficile e sulla cui sofferenze non bisogna rimanere indifferenti. Sento una vicinanza immensa con i popoli e con la gente che soffre, sono cose che non dovrebbero mai accadere ma che continuano a ripetersi, segno che l’esperienza maturata negli anni non è servita a far breccia nel cuore delle persone di potere».

Dal crotonese Franco Eco ad un altro crotonese, Fabrizio De Masi che ha curato l’artwork…

«Crotone ha tanti talenti, oltre al maestro Franco Eco ho avuto modo di apprezzare il lavoro dell’illustratore Fabrizio De Masi che ha curato l’artwork. I protagonisti del videoclip sono due ragazzi che intraprendono un loro percorso tra le difficoltà della guerra. Due giovani che camminano a capo chino verso un posto sicuro, verso il calore dell’amore di un viso materno».

Dai migranti della guerra in Ucraina ai migranti che continuano da sempre a cercare un futuro migliore per altre vicessitudini sociali e belliche. Crotone è stata drammatica mente sotto i riflettori negli ultimi giorni a seguito di un naufragio costato la vita a decine di persone innocenti.

«Questa vicenda si aggiunge a tante altre che si sono succedute nel tempo e che non dovrebbero mai accadere. Non esistono parole per descrivere quanto accaduto, ogni commento sarebbe superfluo e non renderebbe l’idea dell’orrore. Si tratta di un’offesa all’umanità. Questa povera gente è costretta ad andare via dalla loro “Povera Patria”, da qui il riferimento al brano. Noi siamo stati in passato migranti, abbiamo cercato anche noi fortuna altrove, a volte venendo trattati bene in altri casi venendo trattati male, questo dovrebbe insegnarci molto».

La Calabria e in particolare Crotone, una fucina di talenti. Molti dei quali rimangono inespressi anche per mancanza di fuducia e per mancanza di infrastrutture.

«Conservo bei ricordi di Crotone e in generale della Calabria. Ho avuto modo di esibirmi in concerto. La terra pitagorica è luogo d’arte e cultura. Si parla tanto del Sud, ma si fa ancora poco per valorizzare i figli di questa terra».

Proprio dalla cultura e dall’arte può passare il riscatto sociale.

«Ci sono tante menti, tanti ragazzi volenterosi. A loro dico di non demordere e di andare avanti per la loro strada credendo nei loro sogni. A chi potrebbe dargli una chance, invece, dico di puntare su di loro».

Proprio nell’insegnamento passa molto del futuro dei giovani di questa terra.

«Un pensiero non può che andare agli insegnanti che svolgono un grande ruolo per i giovani e per tutti coloro che vogliono intraprendere un percorso. La figura degli insegnanti è importantissima».

Il brano dal titolo “Povera Patria” ha sposato inoltre anche una nobile causa umanitaria, affiancando il Centro Astralli con la promozione di una raccolta fondi per il sostegno dei richiedenti asilo e dei rifugiati di guerra.

L.V.