Dopo la crisi vissuta nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria ed economica, il 2021 avrebbe dovuto essere l’anno del rilancio per il settore dei trasporti. Ma si può parlare di vera ripresa? Per rispondere a questa domanda e capire le evoluzioni che hanno trasformato il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto di merci e persone dopo il primo anno di pandemia sia a livello nazionale, sia a livello locale, Continental ha realizzato la seconda edizione dell’Osservatorio sui macro-trend del trasporto pesante. Lo studio fa emergere le tendenze evidenziate dallo sviluppo del parco circolante in Italia e in Calabria, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione1, l’anzianità e la categoria euro.
Immatricolazioni autobus: Crotone prima provincia con +433,3% di nuove targhe
Il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto merci in Italia ha chiuso il 2021 con 24.168 immatricolazioni, in crescita rispetto al 2020 del 23,2%.
La Calabria segue la scia positiva e segna un aumento del 14,6%, immatricolando 54 mezzi in più rispetto al 2020, per un totale di 423 autocarri.
Segno meno invece per la provincia di Crotone che registra un calo di oltre il -35% con 35 mezzi.
Il settore nazionale del trasporto persone mostra un importante segnale di crescita, con 4.091 mezzi immatricolati nel 2021 a fronte dei 3.404 del 2020 (+20,2%)
Uno scenario contrastante si presenta invece a livello locale: tra le regioni in negativo, la Calabria vede un calo di nuove immatricolazioni che supera il -17% (21 nuovi mezzi in meno rispetto all’anno precedente, per un totale di 101 targhe).
In questo contesto, Crotone si presenta in assoluta controtendenza registrando una crescita del 433,3% (pari a 16 nuove immatricolazioni).
Alimentazione: Crotone a quota 0% per autobus ibridi, elettrici e a metano
Nel 2021 in Italia il parco circolante di autocarri merci ha raggiunto le 4.290.042 unità. A livello di alimentazione, la situazione nazionale rimane pressoché invariata rispetto al 2020 con una netta predominanza del gasolio. Si nota una crescita, seppur timida, delle alimentazioni alternative.
La situazione delicata della Calabria vede l’elettrico a quota 0 e l’ibrido allo 0,1%. La percentuale di autocarri alimentati a gasolio rimane preponderante (94,9% del parco).
Crotone mostra cifre in linea con l’andamento regionale: la percentuale di ibridi si attesta allo 0,1% mentre quella dei mezzi a gasolio sfiora il 96%.
Il parco autobus nel nostro Paese registra invece, nel 2021, 100.199 unità. Anche in questo contesto, dal punto di vista dell’alimentazione, il panorama è stabile rispetto al 2020, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggioranza dei mezzi in circolazione rimangono a gasolio, mentre le quote di elettrico e ibrido crescono ma non superano l’1%.
Per le fonti alternative, in Calabria l’ibrido è allo 0% mentre l’elettrico arriva allo 0,1%. Il gasolio sfiora il 98% e il metano tocca l’1,6%.
Crotone presenta una situazione piuttosto delicata: il parco circolante è composto esclusivamente da gasolio (99%), benzina (0,8%) e benzina e gas liquido (0,3%).
Categoria Euro: a Crotone più del 39% degli autobus è Euro 0, 1 o 2
Le categorie euro più presenti a livello nazionale nel comparto del trasporto merci sono Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, crescono e nel 2021 raggiungono il 35% del totale. Una percentuale elevata che supera la quota delle categorie più vecchie, dalla 0 alla 2. Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 15%.
La situazione in Calabria è più delicata in quanto gli Euro 0 si avvicinano al 29% e, in generale, le classi più vecchie fino all’Euro 2 superano la metà del parco (51,8%). Le classi meno inquinanti presentano una percentuale decisamente meno elevata toccando il 14,1%.
A Crotone gli Euro 0 calano leggermente rispetto all’andamento regionale del parco circolante sfiorando il 27%. In provincia le categorie Euro 5 ed Euro 6 superano di poco il 13% mentre la fascia Euro 0 – 2 si attesta ancora a una cifra considerevole superando il 51%.
In aumento rispetto al 2020, in Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 si attesta al 42,3%. Stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che rappresentano l’11,8% del parco.
Sopra la media nazionale, in Calabria gli Euro 0 arrivano al 20,5% mentre gli Euro 5 ed Euro 6 scendono considerevolmente fino al 27,1%.
Nella provincia di Crotone il tasso di Euro 0, 1 e 2 supera il 39% e la percentuale di soli Euro 0 è quasi al 15%. Le classi Euro 5 e 6 insieme sfiorano il 21%.
Anzianità: a Crotone gli autobus con più di 20 anni sfiorano il 40%
Il trasporto merci italiano è caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 15 e i 20 anni e le categorie “da 30 anni in poi” rappresentano il 15% del parco circolante. I veicoli recenti “da 0 a 10 anni” arrivano al 33,3%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri di massimo un anno (4%).
In Calabria, invece, la fascia d’età più diffusa si alza a 20-30 anni (22,4%). Coerentemente, le percentuali per le categorie più giovani si abbassano: il 6,4% dei mezzi ha massimo 10 anni e solo l’1,2% massimo un anno.
Crotone, rispetto alla media regionale per la quota di autocarri con un anno di età, si presenta con una percentuale leggermente più bassa che non supera l’1%. Per la categoria di mezzi con massimo 10 anni, la provincia cresce ma non raggiunge il 12%. Qui il oltre la metà del parco ha più di 20 anni.
Per il trasporto persone nazionale la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta il 20,5% del totale. Una quota in crescita di un punto percentuale rispetto allo scorso anno, ma ancora altamente superata dalla quota di mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2021 raggiunge il 26,9%.
In Calabria la fascia di oltre 20 anni rappresenta una quota maggiore di ben 12 punti percentuali rispetto a quella nazionale (39,4%). I mezzi con un’età massima di 5 anni toccano invece l’11%.
Crotone ha una percentuale di autobus recenti, tra 0 e 5 anni, che supera il 12%. Il tasso di mezzi di oltre 20 anni resta molto elevato, toccando quasi il 40%.