Riceviamo e pubblichiamo – “Il Sin di Crotone richiede una struttura dedicata e che venga urgentemente nominato un commissario straordinario, da individuare tra figure di altissimo profilo, che con competenza e autorevolezza possa essere in grado di dirigere e coordinare le attività necessarie alla bonifica, oltre che vigilare sul trasferimento delle scorie tossiche fuori regione, così come ENI si era impegnata a fare con gli accordi sottoscritti”.
E’ piccata e secca la replica di Vittoria Baldino, vicecapogruppo M5S a Montecitorio, al sottosegretario di Stato agli Interni Prisco intervenuto oggi sull’interpellanza presentata dalla pentastellata relativa al Sin di Crotone.
“Nelle aree Sin in cui ricade anche Crotone si registra un aumento di mortalità costante dovuto, per oltre il 50%, a tumori maligni. Basterebbe questo dato contenuto nell’ultimo rapporto SENTIERI per dichiararsi non soddisfatti della risposta data dal governo” rimarca Baldino al sottosegretario Prisco, che ha limitato il suo intervento alla ricostruzione della vicenda Sin di Crotone senza fornire nuovi elementi utili sull’azione del governo per la nomina del commissario straordinario.
“Le ultime parole del governo sul Sin di Crotone – va avanti Baldino – sono datate 11 febbraio 2022: la mancata nomina del commissario straordinario veniva addebitata alla normativa di riferimento poi modificata. E’ trascorso un anno da quelle parole e il Sin di Crotone è senza commissario. Cessato il mandato della dottoressa Elisabetta Belli hanno fatto seguito l’annuncio della nomina del Generale Giuseppe Vadalà e quella del prefetto di Crotone”.
Qui l’appunto però. “Il Consiglio dei ministri ha nei giorni scorsi disposto il trasferimento del prefetto di Crotone Maria Carolina Ippolito ad altra sede senza nominare il suo successore. Quella di Crotone, poi, è una prefettura che sconta una forte carenza di personale e già gravata dal Centro di Accoglienza per richiedenti asilo e dagli accertamenti antimafia per i progetti Pnrr – rimarca Baldino.
“Quanto oggi prospetta Eni è solo il potenziamento di una bomba ecologica già esistente da anni e che si vuole chiudere in una bolla di assoluta disinformazione. Ecco perché – conclude Baldino – l’irragionevole ritardo nella nomina del commissario rischia di creare ulteriori e gravissimi danni alla popolazione del crotonese, che ha visto crescere negli anni a dismisura il numero di neoplasie tumorali in un territorio dove la sanità si presenta da oltre dieci anni ben al di sotto dei sufficienti livelli essenziali di assistenza e la popolazione, questa si è costretta all’emigrazione per sottoporsi alle cure in altre regioni”.

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