Bologna, maxi operazione contro la ’ndrangheta: otto arresti e sequestri per 1,5 milioni

Coinvolta la potente cosca Piromalli-Molè della Piana di Gioia Tauro

A cura di Redazione
15 ottobre 2025 10:20
Bologna, maxi operazione contro la ’ndrangheta: otto arresti e sequestri per 1,5 milioni -
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La Polizia di Stato e la Direzione Investigativa Antimafia hanno smantellato un gruppo criminale attivo tra Emilia-Romagna, Lazio, Calabria e Campania, con otto persone raggiunte da misure cautelari e beni per oltre 1,5 milioni di euro sequestrati nell’ambito dell’inchiesta “Bononia Gate”, coordinata dalla Procura Distrettuale di Bologna.

Secondo gli inquirenti, al centro dell’indagine c’è un sodalizio criminale con base a Bologna, specializzato in truffe, bancarotte pilotate, riciclaggio e frodi ai danni dello Stato, che avrebbe intrecciato forti legami con la ’ndrangheta calabrese, in particolare con la cosca Piromalli-Molè, storica realtà della Piana di Gioia Tauro.

Le indagini, avviate nel 2021, hanno portato alla luce un sistema ben organizzato: tramite società di comodo intestate a prestanomi, il gruppo creava aziende apparentemente floride, manipolando bilanci e fatture per ottenere finanziamenti bancari garantiti dallo Stato, anche attraverso il Mediocredito Centrale. I conti venivano poi svuotati e le imprese mandate al fallimento.

Fondamentale nella regia delle operazioni sarebbero stati due commercialisti, uno bolognese e uno romano, considerati i “consiglieri” del sodalizio. Il professionista emiliano è stato sottoposto a obbligo di dimora e divieto di esercitare attività contabile per un anno.

All’operazione hanno preso parte circa 100 operatori di polizia, tra la Squadra Mobile di Bologna, il Servizio Centrale Operativo (SISCO) e la DIA, che hanno ricostruito un complesso sistema di riciclaggio e reimpiego dei proventi illeciti con ramificazioni anche nel Lazio e, soprattutto, connessioni dirette con la Calabria.

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