Bonifica aree SIN, Stelvio Marini: "Si tratta di un atto di forte rilievo istituzionale"vo istituzionale

"Si tratta di un atto di forte rilievo istituzionale. Per il Sito di Interesse Nazionale di Crotone, i cittadini attendono da tempo determinazioni concrete e non più procrastinabili", si legge nella nota

A cura di Redazione
19 dicembre 2025 21:30
Bonifica aree SIN, Stelvio Marini: "Si tratta di un atto di forte rilievo istituzionale"vo istituzionale -
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Riceviamo e pubblichiamo - La Commissione parlamentare bicamerale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sugli illeciti ambientali e agroalimentari, riunita in seduta plenaria, ha approvato all’unanimità la Relazione sullo stato di avanzamento degli interventi di bonifica del SIN di CrotoneCassano–Cerchiara, restituendo una lettura organica dei profili ambientali, amministrativi e giudiziari.

Si tratta di un atto di forte rilievo istituzionale. Per il Sito di Interesse Nazionale di Crotone, i cittadini attendono da tempo determinazioni concrete e non più procrastinabili: tutte le istituzioni coinvolte sono ora chiamate a dare seguito al lavoro parlamentare attraverso decisioni operative chiare e coerenti.

La rimozione e il conferimento al di fuori del territorio regionale dei materiali contaminati costituiscono il perno della strategia di risanamento, già delineata dalla Regione Calabria nel PAUR e ulteriormente avvalorata dal Rapporto SENTIERI (Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento), che documenta eccessi di mortalità e la presenza di patologie gravi, incompatibili con qualsiasi forma di inerzia o attendismo.

Su questo punto, evidentemente centrale e non eludibile nell’intera vicenda, è indispensabile introdurre un chiarimento netto, volto a rimuovere ogni ambiguità interpretativa.

Pur condividendo l’impianto generale della Relazione, l’ipotesi secondo cui, a partire da marzo 2026, il quadro normativo europeo determinerebbe limitazioni tali da precludere di fatto il trasferimento transfrontaliero dei rifiuti non risulta pienamente coerente con la normativa vigente.

L’Unione europea, rispondendo a una specifica interrogazione parlamentare dell’On. Nesci, del gruppo ECR – Fratelli d’Italia, ha chiarito che il Regolamento (UE) 2024/1157 non vieta le spedizioni transfrontaliere di rifiuti pericolosi destinati al collocamento in discarica, ma introduce condizioni più rigorose e trasparenti per garantirne una gestione sicura e conforme agli standard europei.

Tali spedizioni restano consentite quando i rifiuti non possono essere recuperati o smaltiti in modo tecnicamente fattibile ed economicamente sostenibile nel Paese di origine, oppure quando sussistono obblighi giuridici derivanti dal diritto dell’Unione o da convenzioni internazionali.

Nel caso del SIN di Crotone, la documentazione prodotta dalle Conferenze dei Servizi presso il Ministero dell’Ambiente e la stessa Relazione della Commissione confermano che, al momento della ricognizione, non erano disponibili discariche idonee — né sotto il profilo tecnico né sotto quello autorizzativo — a ricevere i rifiuti pericolosi derivanti dagli scavi del POB Fase 2. Tale circostanza rientra pienamente nelle condizioni previste dal Regolamento europeo e conferma la legittimità del ricorso allo smaltimento fuori dal territorio nazionale.

La Relazione adottata traccia un orientamento chiaro e non equivoco: la salvaguardia della salute deve costituire il riferimento primario delle decisioni pubbliche, nel rigoroso rispetto del principio “chi inquina paga”. Occorre garantire alle comunità del territorio crotonese un intervento di bonifica profondo, sicuro e conclusivo.

Stelvio Marini –Dirigente Fratelli d’Italia -Crotone

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