Bonifica, Il PD chiede un Consiglio straordinario: "La Regione deve farsi sentire"

Bonifica e territorio: è un argomento su cui molti partiti stanno accelerando, un tema tornato alla ribalta dell’opinione pubblica dopo moltissimi anni. Nei giorni scorsi il Consiglio Comunale ha bocc...

A cura di Redazione
21 maggio 2024 19:00
Bonifica, Il PD chiede un Consiglio straordinario: "La Regione deve farsi sentire" - Andrea Devona, Domenico Bevacqua, Leo Barberio, Francesco Pitaro
Andrea Devona, Domenico Bevacqua, Leo Barberio, Francesco Pitaro
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Bonifica e territorio: è un argomento su cui molti partiti stanno accelerando, un tema tornato alla ribalta dell’opinione pubblica dopo moltissimi anni. Nei giorni scorsi il Consiglio Comunale ha bocciato due emendamenti sul piano dei rifiuti, mentre ad oggi sembra che Eni non voglia smaltire i veleni fuori regione, come previsto dal Paur del 2019, ovvero il piano dello smantimento dei rifiuti.

Anche il PD calabrese ha preso una posizione, chiedendo che vengano rispettate le conferenze dei servizi perchè i rifiuti devono andare fuori regione. “Non è campagna elettorale“, ha precisato Leo Barberio segretario provinciale dei dem, mentre per Domenico Bevacqua, capogruppo PD al Consiglio regionale, la bonifica di Crotone deve essere discussa in Consiglio Regionale: “Nei prossimi giorni chiederemo la convocazione di un consiglio straordinario per discutere della modifica del piano dei rifiuti e per chiedere a tutti di assumersi le proprie responsabilità – ha detto – vediamo cosa dirà il presidente della giunta regionale, cosa diranno le altre forze politiche, noi diciamo no a questo piano approvato, ed esprimiamo solidarietà a questa città”.

Oltre a smaltire i rifiuti di Crotone in loco, il Partito Democratico ha affermato nella conferenza stampa svolta questa mattina che nel territorio crotonese potrebbero nascere altre discariche di scopo, o addirittura ampliare quelle già esistenti. “Abbiamo diffidato Eni a modificare l’accordo del 2019 – ha precisato Leo Barberio abbiamo saputo che sarà anticipato la conferenza decisoria dal 17 giugno al 4, e questo è sintomo del nervosismo sia del Ministero dell’Ambiente, della Regione Calabria e anche di Eni, quindi siamo pronti anche ad andare in tribunale”.

Il PD intanto ha firmato una mozione di tutti i consiglieri: “Mozione da presentare al presidente della giunta e a tutta la giunta dove si vuole impegnare la regione ad opporsi in ogni sede, specie nella conferenza dei servizi di giugno, al tentativo di Eni di ottenere la revoca dell’impegno – ha concluso l’avvocato Francesco PitaroQuindi credo che c’è un profilo giudiziario ma anche un profilo politico ed una tappa fondamentale si giocherà anche in Consiglio Regionale”

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