Cala il sipario sull’Accademia Teatrale Athena, «una meravigliosa storia da raccontare»

Cala il sipario sull’Accademia Teatrale Athena, «una meravigliosa storia da raccontare»

Questa volta è davvero finita. Cala il sipario sull’Accademia Teatrale Regionale Athena. Dopo vent’anni di passione, impegno e sacrifici finisce un sogno nato nel 2002 dalla determinazione e dalla tenacia di Antonietta Mungari, professoressa in pensione con la passione per il teatro, e dall’entusiasmo di giovani attori in erba molti dei quali, nel corso di questi anni, hanno proseguito il loro percorso artistico diventando professionisti.

La pandemia, le spese e infine anche la necessità di trovare una sede alternativa da quella che ha visto sbocciare tanti talenti, hanno spinto la Mungari a prendere una decisione certamente non facile ma quasi obbligata. Così nei giorni scorsi, con l’ultimo spettacolo dei giovanissimi allievi dell’Accademia, la professoressa ha salutato un pezzo di vita, lo ha fatto circondata dall’affetto di quei ragazzi che sono cresciuti insieme a lei. L’Accademia, infatti, ha subìto nel corso del tempo uno scambio generazionale, ma molti “vecchi” associati hanno proseguito questa strada altrove raggiungendo traguardi importanti. Nell’elenco dei primi iscritti, spuntano infatti i nomi, ad esempio, di Angelo e Carlo Gallo, Maria Grazia De Marco.

Fino a qualche anno fa la direzione artistica degli spettacoli era affidata a Daniele Franci, art director del Centro Teatrale Europeo Etoile che con grande impegno e passione ha seguito gli allievi firmando la regia degli spettacoli che hanno scritto la storia artistica di questa associazione: Da Zeusi – Le modelle per un pittore fino a 14 Ottobre 1996 – Ricordo di un apocalisse, spettacolo dedicato all’alluvione che colpì Crotone, passando per Gl’Innamorati di Goldoni, Due Partite e tanti altri.

Proprio il direttore artistico ha fatto recapitare alla Mungari, nel giorno dell’ultimo spettacolo, un messaggio commovente: «Grazie ad Antonietta e a tutto il suo amore e passione che in questi anni ha dimostrato con un’incredibile tenacia di portare a tutte le persone che hanno abitato Athena. Poi a tutti i ragazzi e ragazze che sin dall’inizio riempivano il loro tempo con emozioni, scommesse e tanta tanta voglia dì crescere attraverso un fare teatro che è stato, sin da subito, un teatro per la persona, un volersi bene prima dì tutto. Non sono né voglio essere triste per questo ultimo sipario dì Athena, al contrario sono orgoglioso e fiero dì averne fatto parte per una buona parte. Sono ancora eccitato per aver portato stars adventures al castello Carlo V e poi i Pirandello, Aggiungi un posto a tavola, ma ancora La Gabbianella e il gatto e dì certo non posso, nè voglio, dimenticare “Zeusi e il mito della bellezza”. Di bellezza Athena ne ha seminata tanta, ma tanta davvero fin dietro le sbarre dì una casa circondariale. Quante cose hai fatto Anto, quanti ragazzi hai accolto è fatto sorridere. Athena è stata e sarà per tanti anni io credo, una meravigliosa storia da raccontare».

Parole ricche di emozioni anche quelle messe nero su bianco dai primi allievi dell’Accademia: «Ci hai regalato un qualcosa di importante, di magico, che forse neanche tu sai di aver dato, ci hai insegnato a non arrenderci mai, a guardare oltre noi stessi e anche dentro di noi, con la semplicità e la determinazione che da sempre ti rappresentano.
Un sogno durato oltre 20 anni, un sogno in cui ci hai difeso, in cui sei sempre stata dalla nostra parte, contro tutto e contro tutti per permetterci di vivere e condividere la passione per il teatro».

Con l’immagine dei piccoli che tolgono la maglia di Athena poggiandola sul cuore e con la musica di Ennio Morricone ad accompagnare la loro uscita, finisce un sogno incredibile, un sogno regalato alla città con passione e dedizione.