Calabria - Furti e rapine ai cacciatori, la solidarietà dell’Associazione Rurale

Il presidente Barbatano richiama legalità, "fiducia nelle istituzioni e sicurezza"

A cura di Redazione
14 dicembre 2025 14:30
Calabria - Furti e rapine ai cacciatori, la solidarietà dell’Associazione Rurale -
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Calabria - L’Associazione Rurale Calabrese esprime la propria solidarietà ai cacciatori della provincia di Reggio Calabria, recentemente colpiti da una serie di episodi gravi e allarmanti. Negli ultimi mesi, infatti, si sono verificati furti, rapine e veri e propri fermi ad opera di malviventi, con la sottrazione di armi legalmente detenute.

A intervenire è Vincenzo Barbatano, presidente dell’Associazione Rurale Calabrese e consigliere nazionale di Libera Caccia, che sottolinea come tali fatti non possano e non debbano essere sottovalutati. «Si tratta – afferma – di episodi che colpiscono cittadini onesti, rispettosi della legge, che esercitano l’attività venatoria nel pieno rispetto delle norme e che oggi si trovano a vivere un clima di paura e insicurezza del tutto estraneo ai valori del mondo rurale».

L’Associazione Rurale Calabrese manifesta piena vicinanza ai cacciatori coinvolti, invitandoli a non sentirsi soli, e ribadisce al tempo stesso il proprio sostegno alle forze dell’ordine. «Vogliamo esprimere un sentito ringraziamento – prosegue Barbatano – a chi, con impegno, professionalità e spirito di servizio, sta lavorando per contrastare questi episodi criminali, tutelare la sicurezza del territorio e restituire serenità alle nostre comunità».

Secondo l’associazione, la collaborazione tra cittadini e istituzioni rappresenta un elemento fondamentale nella lotta alla criminalità. Denunciare, avere fiducia nello Stato e sostenere l’operato delle forze dell’ordine sono passaggi indispensabili per isolare i responsabili e difendere la legalità.

Nel suo intervento, Barbatano richiama anche un’esperienza personale maturata nel 2002, durante il servizio militare nel Corpo dei Carabinieri, quando prese parte a un’operazione mirata che portò all’arresto di quattro responsabili e alla restituzione delle armi ai legittimi proprietari. «Un’esperienza – sottolinea – che mi ha insegnato quanto sia importante non abbassare mai la guardia e quanto il lavoro delle forze dell’ordine possa fare la differenza quando è sostenuto dalla fiducia dei cittadini».

«Oggi come allora – conclude – continuiamo a credere nella giustizia, nello Stato e nella forza della legalità. Continueremo a far sentire la nostra voce, al fianco di chi opera onestamente e di chi ogni giorno difende la sicurezza di tutti».

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