Calabria: Giornate Nazionali dei Castelli 2019

Il castello di Santa Severina sorge sullo sperone occidentale della cittadina che è tutta circondata da dirupi naturali. Nell’ambito del fortilizio persistono gli avanzi di strutture militari e religiose realizzate a partire dall’evo bizantino fino al secolo passato. Il maniero, completamente restaurato tra il 1991 e il 1998 sotto le direttive degli Uffici periferici del MiBAC, presenta molti archetipi di architettura militare riferibili sia al medioevo, sia all’epoca successiva all’avvento delle armi da fuoco, che tra il sec. XIV e il sec. XVII imposero repentini e frequenti ammodernamenti, con tipologie militari differenti tra loro, formanti in Santa Severina un vasto campionario. La Dimora feudale nel corso del sec. XVI fu trasformata in fortezza dalla famiglia Carafa della Spina. Nel sec. XVIII la residenza feudale fu ammodernata dalla famiglia Greuther (feudatari dal 1691) i cui rappresentanti abbellirono il piano nobile con decorazioni e volte affrescate con temi iconografici riferibili ai temi in uso all’Accademia dell’Arcadia. Il fortino con il restauro è stato valorizzato, al suo interno uno state allestite esposizioni con reperti rinvenuti nel corso degli scavi archeologici, nonché un importante apparato didattico diffuso, sala per sala, esposizioni sulle architetture militari calabresi, nonché altre esposizioni di carattere temporaneo.

Nota:
Convegno
sabato 11 maggio p.v. alle ore 16,00 al castello di Santa Severina
Interventi: Arch. Pasquale Lopetrone, funzionario della Soprintendenza (che ha curato i restauri), gli Archeologi Francesco Cuteri e Marilisa Morrone (che sono intervenuti negli scavi) e la Prof. Arch. (Università Mediterranea di Reggio) Francesca Martorano, tutti soci della Sezione.

Pubblicazioni: I testi delle comunicazioni in un opuscolo a cura della Sezione Calabria e messi in distribuzione durante le GNC assieme al volume Le parole del castello.