Carlo Acutis, il primo santo millennial: a Crotone la cappella dedicata al patrono di internet

Canonizzazione congiunta in Piazza San Pietro. A Crotone segni concreti di devozione: cappella per Acutis e biblioteca dedicata a Frassati

A cura di Redazione
07 settembre 2025 14:00
 Carlo Acutis, il primo santo millennial: a Crotone la cappella dedicata al patrono di internet -
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Con una proclamazione solenne sul sagrato di Piazza San Pietro, Papa Leone XIV ha annunciato la canonizzazione di Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati. Due figure diverse per tempo e storia, ma accomunate da un messaggio di santità giovane, vicina alla vita quotidiana e concreta.

Dopo la formula in latino e la proclamazione ufficiale, le reliquie dei due nuovi santi sono state portate sull’altare. “Tutti siamo chiamati a essere santi” – ha detto il Pontefice, rivolgendosi soprattutto ai giovani presenti.

Carlo Acutis, morto a soli 15 anni per una leucemia fulminante, aveva fatto dell’Eucaristia il centro della propria vita, definendola “autostrada verso il cielo”. Con il suo linguaggio digitale e semplice, è oggi considerato un patrono dei giovani del web.

Pier Giorgio Frassati, invece, visse un’esistenza breve ma intensa, segnata da un forte impegno nella carità sociale e nella spiritualità. Il suo esempio resta un punto di riferimento per chi cerca una fede vissuta nella concretezza del servizio.

A Crotone vi sono due segni concreti di questi due santi: presso la Chiesa dell'Immacolata, guidata da monsignor Alessandro Saraco, è stata inaugurata il 10 giugno una cappella dedicata a Carlo Acutis, luogo di adorazione e preghiera, voluto in collaborazione con l’Associazione Laicale Eucaristica Riparatrice. Un segno forte nell’anno giubilare dedicato alla speranza. La cappella Carlo Acutis si trova dove da anni è allestito il presepe.

Mentre in via Ducarne, presso la Fondazione D’Ettoris, esiste invece una biblioteca intitolata a Pier Giorgio Frassati, spazio di cultura e formazione giovanile.

Non sprecate la vita, ma fatene un capolavoro” – ha detto Papa Leone XIV durante l’omelia, ricordando come la santità non sia un traguardo per pochi eletti, ma un cammino aperto a tutti.

La canonizzazione congiunta di Acutis e Frassati viene così letta come un segno di speranza per le nuove generazioni, chiamate a vivere la fede con coraggio e semplicità.

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