Cgm: si conclude con la Calabria il web tour “ricomporre per innovare”

L’ascolto dei territori per progettare il piano d’impresa futuro

Si è concluso il web tour di CGMRicomporre per Innovare”, un momento di ascolto e di confronto con i territori che fanno parte della più grande rete cooperativa italiana per tracciare le linee strategiche di sviluppo futuro e costruire il piano d’impresa dei prossimi cinque anni. Oltre 200 persone provenienti da tutte le regioni d’Italia hanno partecipato al tour che si è concluso con l’ascolto di Lazio, Calabria, Sicilia e Sardegna, regioni in cui la rete CGM è presente complessivamente con 86 cooperative e 10 consorzi.

La pandemia ha dimostrato il ruolo fondamentale della cooperazione e delle imprese sociali che hanno saputo garantire con competenza e perseveranza servizi alla comunità e presidi di prossimità aprendosi alla transizione digitale per sperimentare nuovi approcci e opportunità. Ed è proprio partendo dall’ascolto delle imprese, dei nodi territoriali della rete e dei loro bisogni, che CGM sta orientando il proprio piano industriale che sarà presentato nel mese di febbraio e che punterà su alcuni asset strategici come la rigenerazione delle infrastrutture sociali, la trasformazione tech del welfare, la creazione di lavoro e il rafforzamento di filiere sostenibili.

In Calabria CGM è presente con 12 cooperative e 2 consorzi distribuiti nelle province di Cosenza, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria. La difficile situazione dettata dalla pandemia non ha scoraggiato le cooperative del territorio che, abituate ad operare in un contesto dove il welfare pubblico è piuttosto frammentato e in cui non esiste una legge sulla cooperazione sociale, hanno fatto di necessità virtù. Grazie alla presenza di diversi bandi, si è rafforzato il ruolo delle cooperative che – facendo tra loro sistema – sono riuscite a sviluppare e offrire servizi in maniera capillare sul territorio. Per le cooperative quindi diventa cruciale rafforzare i legami e le relazioni interne ed esterno puntando per il futuro all’ulteriore sviluppo dei servizi dedicati alla persona e all’asset culturale attraverso la creazione di progettualità che possano essere calate in maniera efficiente nel territorio.