“Che bel fior”: con Storie di Resistenza e le serate di jazz il ricordo di Raffaele Drago

“Che bel fior”: con Storie di Resistenza e le serate di jazz il ricordo di Raffaele Drago

Con “Che bel fior” il 25 aprile assume un nuovo significato, oltre la Resistenza e Liberazione, con il ricordo di Raffaele Drago, che ha lasciato questa terra da tre anni e che si è spento proprio in questa data. Una “presenza e assenza”, è stata definita, che si concretizza in un cinque eventi, in primo “Storie di Resistenza”, di alcuni partigiani illustri, lunedì, prossimo presso ControTempo Teatro di via Ducarne, alle ore 19,30, con uno spettacolo con testo di Luca Garlaschelli (anche al contrabbasso), con voce recitante di Cochi Ponzoni, al pianoforte Dino Massa e Nicola Pisani al Sax Soprano.

Poi i martedì del 3, 10, 17 e 24 maggio, le serate di jazz, nel medesimo luogo, sempre alle ore 18.00. «Il bel fiore ricorda Raffaele e tutto il suo essere emozionale e di vita – ci ha detto il fratello Pietroabbiamo deciso questa iniziativa, che è la prima, per permettere di ricordarlo con una delle sue più grandi passioni, la musica, e con uno spettacolo che propone un grande attore dove verranno ricordati coloro che con la resistenza il nostro paese potesse trovare l’unità». L’intento, dunque, è creare una scuola popolare di musica dopo il 25 aprile: «Di papaveri rossi ne ha lasciati tanti, il suo ricordo è stato voluto da molti».

L’iniziativa è promossa da diverse associazioni, come Radio Barrio, Gli Spalatori di Nuvole, Nonostante tutto resistiamo e ControTempo Teatro, coinvolgendo le sigle nazionali Arci, Cgil e Anpi. La presentazione degli eventi è avvenuta questa mattina, 19 aprile, presso la sede di ControTempo Teatro di Andrea Giuda.