Con “Prima di andare via” la musica di Franco Eco sbarca su Prime Video

Con “Prima di andare via” la musica di Franco Eco sbarca su Prime Video

Nuovi lavori prendono forma per il maestro crotonese Franco Eco. Ci siamo lasciati nei giorni scorsi con il brano “Povera Patria”, ci ritroviamo ora con una nuova produzione in esclusiva per Prime Video, “Prima di andare via“. A concederci il suo tempo, proponendo spunti sui suoi lavori è stato lo stesso maestro che lavora su più fronti.

Ci ritroviamo a parlare di musica e di opere dedicate alle piattaforme streaming, di cosa si tratta?

«È un film che celebra la vita attraverso le difficoltà. L’uomo è un animale fallibile e tutto attorno a noi è contemplato dalla caducità della vita. In realtà ho cercato all’interno di ogni inquadratura suggerita dal regista, o in ogni piccolo movimento dell’attore, una traduzione (o tradimento) in musica del pensiero di Seneca sulla brevità della vita».

Quali sono state le difficoltà riscontrate in questo nuovo lavoro?

«Sicuramente una difficoltà personale dal momento che durante la lavorazione della colonna sonora una persona a me cara s’è ammalata dell’identico male descritto nel film. È stata forse una coincidenza, ma ogni nota è dedicata a questa persona che ora non c’è più. È stato il modo migliore per dirgli addio, con la musica».

Non è la prima volta che opera per creare musica per opere visibili su piattaforma. Il futuro del cinema sarà questo o c’è ancora speranza di ritornare a riscoprire le emozioni in sala?

«Oggi assistiamo ad un’ibridazione mediatica dell’audiovisivo. Penso che prima della sala cinematografica ci sia il linguaggio del cinema, e questa è una disciplina come può esserlo la musica, il teatro… è una forma d’arte e per esprimersi avrà sempre bisogno della sala cinematografica. Un po’ come vedere la Gioconda su un cellulare o il teatro in televisione, non restituisce l’esperienza dell’opera d’arte attraverso la sua riproducibilità tecnica originaria, la imita e la distorce. Ma credo più similmente che la sala cinematografica stia andando a morire insieme gli ultimi maestri. Forse si trasformerà un po’ come un certo teatro di prosa o come ha già fatto la lirica; cristallizzandosi, diventando cliché, consacrandosi come arte con una sua precisa semantica totalmente distaccata dai prodotti di mercato per il largo consumo come può avvenire sulle piattaforme on line».

Quali sono i progetti in cantiere?

«Recentemente è stato presentato a Verona il nuovo film di Cristian De Mattheis “Infiniti”, pellicola per cui ho scritto le musiche. Uscirà a luglio nei cinema e poi lo vedremo presto in televisione». Possiamo saperne di più? «In questi giorni stiamo ultimando il missaggio del nuovo film di Massimo Cappelli, “Settimo grado” con protagonista Giorgio Pasotti. La cosa interessante è che all’interno del film c’è una parte di Calabria perché ho scelto di promuovere e far lavorare i talenti della nostra terra, ed è stato un onore che le mie musiche siano state eseguite dall’Orchestra del Teatro Cilea di Reggio Calabria diretta magistralmente dal Maestro Alessandro Bagnato».

L.V.




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