Cooperativa Sociale Agorà Kroton: Consumismo giovanile e disagio, un mondo "sordo e spento"
A Crotone, le risposte istituzionali e del terzo settore appaiono ancora insufficienti. Mentre i giovani cercano un senso che spesso li conduce all’automedicalizzazione.
Negli ultimi mesi, i dati del rapporto ESPAD® Italia 2024 e delle campagne di prevenzione hanno acceso i riflettori su un fenomeno in forte trasformazione: i consumi giovanili. Secondo la Cooperativa Sociale Agorà Kroton, il problema non riguarda più solo droghe e alcol, ma si estende a comportamenti socialmente accettati ma comunque dannosi, come sigarette elettroniche, psicofarmaci assunti senza prescrizione, gioco d’azzardo, abuso di farmaci da banco e dipendenza digitale.
A Crotone, le risposte istituzionali e del terzo settore appaiono ancora insufficienti. Gli adulti—genitori, educatori, operatori sociali e amministratori—sembrano impreparati a intercettare la complessità del disagio giovanile. “Si tende a inseguire lo ‘sballo’, mentre i giovani cercano un senso che spesso li conduce all’automedicalizzazione”, spiegano da Agorà Kroton. Questo approccio favorisce soluzioni immediate e anestetiche, piuttosto che interventi in grado di affrontare le cause profonde del malessere.
Il sociologo Claudio Cippitelli sottolinea che:
“Non è sufficiente dire ai giovani che il gioco o il consumo fa male se poi non si creano spazi reali di ascolto e partecipazione.”
La richiesta di supporto psicologico è elevata: oltre il 70% dei giovani sente il bisogno di rivolgersi a uno psicologo, ma solo il 32% riesce ad accedere a percorsi di cura. Molti rinunciano per mancanza di risorse o per timore dello stigma. I servizi territoriali sono spesso frammentati e incapaci di garantire continuità terapeutica, mentre il “Bonus Psicologo” 2025 si esaurisce in poche ore, evidenziando l’urgenza di un cambiamento radicale.
Il disagio giovanile può raggiungere livelli estremi. In Italia si registrano in media 10 suicidi al giorno, 3.900 all’anno, e circa 25.000 tentativi annuali. L’autolesionismo e i pensieri suicidari riguardano ormai 1 adolescente su 5, e le diagnosi di disturbi emotivi e psichiatrici tra gli adolescenti sono cresciute oltre il 30% dopo la pandemia.
Felice di Lernia, antropologo ed educatore, ricorda che:
“Il disagio giovanile e la ricerca di rifugi nelle dipendenze derivano spesso da una società che non offre spazi di valorizzazione e partecipazione reale.”
La Cooperativa Agorà Kroton invita quindi a una riflessione più ampia: non si tratta solo di prevenire i consumi, ma di accompagnare i giovani, ascoltarli e affrontare le cause profonde del loro malessere, riconoscendo la dimensione collettiva del problema.
Secondo gli operatori sociali, è necessario passare da risposte puntuali e temporanee a strategie di lungo termine che coinvolgano tutta la comunità educante.
“Serve una società che smetta di limitarsi a dire ‘non fare’ e inizi a chiedere ‘come stai?’ e ‘come stiamo?’”, affermano da Agorà Kroton. Solo così sarà possibile dare speranza e futuro ai giovani, rompendo il silenzio di un mondo troppo spesso sordo e spento.
Per la Cooperativa Sociale Agorà Kroton
Fabio Riganello – Dott.ssa Daniela Basile – Raffaele Fabio Riganello
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