Si chiama “Spazio – Tempo” il primo EP di Coriale (Francesco Coriale), distribuito da Artist First e disponibile su tutte le piattaforme digitali da venerdì 10 giugno. Originario di Cotronei nella provincia di Crotone, è oramai milanese d’adozione. Continua però a mantenere un forte legame con la sua terra. “Spazio – Tempo” è prodotto da Marco Vialardi (Fedez, Matt Johnson, Maneskin, Pinguini Tattici Nuclerai, Irama, Annalisa), dallo stesso Francesco Coriale e NiceToMettyu, l’EP è stato anticipato il 13 Maggio da “Condizioni generali di contratto”, il primo singolo estratto.
«Spazio – Tempo è un viaggio di quindici minuti, è un giro sulle giostre, è un mazzo di carte da consultare in ogni momento dell’anno».
Cinque tracce, un theremin, chitarre e sintetizzatori che guidano l’ascolto dalla prima all’ultima canzone, in cui si alternano riflessione e impeto.
«Dietro non ho un etichetta o gente che spinge per farlo conoscere. Posso però dire che sta andando benino. Lo scorso anno con il primo singolo è andata molto bene, andando a suonare in giro per l’Italia con un bel po di concerti anche grossi. Ora c’è in ballo un tour che mi permetterà di esibirmi in diverse date. Sono contento, io dico sempre questo: se guardiamo ai numeri ci si può demoralizzare ma la passione e l’impegno premia sempre».
Un EP che ha portato Coriale a lavorare superando le difficoltà.
«Difficoltà dal punto di vista musicale non c’è ne sono state. Le difficoltà sono state più che altro legate alla produzione. Spingere un lavoro per bene necessita di una spesa. Non è facile promuovere determinate cose, certe spese non può affrontarle l’artista ma ci vorrebbe un etichetta che possa investire sull’artista».
Un forte legame con la propria terra, Cotronei, che tra l’altro nei prossimi giorni lo premierà nel corso della terza edizione del Premio S. Verga – Festa della Musica.
«Sì, sarò premiato anche se non sarò fisicamente presente. Assieme a me ci saranno altri artisti tra i quali gli Hantura. Si tratta di un onore per me, da cittadino di Cotronei, già essere riconosciuto in patria è un grande orgoglio, sono felice».
