Non bisogna abbassare la guardia quando si parla di Covid-19, la circolazione del virus infatti è alta e in alcune regioni del Centro-Sud i contagi sono nuovamente in lieve crescita. Stabile invece l’occupazione delle terapie intensive.
A monitorare la situazione epidemiologica è Agenas secondo cui l’occupazione dei posti in terapia intensive dai pazienti affetti da Covid è ferma al 6% ed è stabile al 14% anche quella dei reparti ordinari.
Sono 9 le regioni che sforano la soglia critica del 15%: Calabria (al 25%), Sicilia (al 24%), Basilicata (23%), Abruzzo e Umbria (21%), Sardegna (20%), Puglia (19%), Lazio (18%) e Marche (17%).
Mentre la fondazione Gimbe spiega che la pandemia “non è finita e in Italia la circolazione virale è ancora molto alta”, sono le parole del presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta. I dati della pandemia “in netto miglioramento e la drammatica situazione in Ucraina che ha catalizzato l’attenzione pubblica, si rischia un grave calo di attenzione nei confronti del Covid, che è un problema tutt’altro che risolto”, precisa.
