Crisi abitativa a Crotone, serve una risposta urgente
Annagiulia Caiazza (PD) interviene sull'allarme lanciato dal Collegio Interprovinciale FIAIP Catanzaro–Crotone–Vibo Valentia
Crotone – La crisi abitativa che sta colpendo la città è ormai una realtà con cui bisogna fare i conti. L’allarme, lanciato nei giorni scorsi dal Collegio Interprovinciale FIAIP Catanzaro–Crotone–Vibo Valentia, ha messo in luce una situazione che non può più essere ignorata. Il segretario interprovinciale Giacinto Folino ha infatti denunciato che la difficoltà di reperire abitazioni in locazione stabile non è più una fase temporanea, ma una "criticità strutturale" che sta influenzando in modo pesante la vita sociale ed economica di Crotone. In questo contesto, Annagiulia Caiazza, esponente del Partito Democratico, ha voluto intervenire, sottolineando la necessità di un cambiamento radicale nelle politiche locali.
"A Crotone la casa non è più un problema di pochi, ma una crisi cittadina vera", ha dichiarato Caiazza, aggiungendo che la difficoltà di trovare un'abitazione stabile riguarda ormai "anche i lavoratori, le giovani coppie e le famiglie con reddito stabile, che fino a pochi anni fa riuscivano a sostenere un contratto di locazione e che oggi si ritrovano escluse dal mercato". La politica, secondo Caiazza, ha ignorato per troppo tempo le cause strutturali di questo fenomeno. "Non è una questione tecnica solo per gli addetti ai lavori, ma una vera e propria questione politica", ha spiegato, ribadendo che il problema riguarda "la qualità della vita, la stabilità demografica, l’economia urbana e il futuro di Crotone".
Un Problema Sociale e Politico
La crisi abitativa non riguarda più solo le fasce più fragili della popolazione. La difficoltà di accedere a una casa sta creando nuove forme di esclusione sociale, più silenziose ma altrettanto gravi. "La vera sfida", ha continuato Caiazza, "è restituire a Crotone una prospettiva urbana inclusiva, dove vivere stabilmente non diventi un privilegio per pochi". La politica locale ha finora risposto con "misure tampone" come contributi per l'emergenza sociale, ma la deputata del PD è chiara nel sottolineare che queste soluzioni non risolvono il problema alla radice.
"Invece di intervenire a valle, quando le persone sono già in difficoltà, bisognerebbe affrontare il problema alla fonte", ha affermato Caiazza, criticando le istituzioni per la "sfiducia dei proprietari" e l'“assenza di tutele” nel settore delle locazioni a lungo termine. "Questa non è distrazione. È una scelta politica precisa, fatta nel tempo", ha concluso, evidenziando che le cause della crisi abitativa sono il risultato di "anni di non-decisioni". Secondo Caiazza, le soluzioni per superare l’emergenza abitativa sono ormai urgenti e non più rinviabili. "Le priorità sono chiare e non possiamo più perdere tempo", ha dichiarato, proponendo alcuni interventi chiave per risolvere la crisi. Tra questi, l’introduzione di "una tutela pubblica vera contro la morosità incolpevole", un elemento fondamentale per dare sicurezza ai proprietari e incentivare l’affitto stabile.
Caiazza ha anche sottolineato l'importanza di uno "sportello comunale unico per la locazione", che semplificherebbe l'intero processo per cittadini e proprietari, oggi lasciati soli a navigare tra regole, contratti e normative complesse. "Questo sportello sarebbe un primo passo per orientare il mercato e supportare le famiglie e chi vuole investire in affitti a lungo termine", ha aggiunto.
Infine, ha proposto un piano di recupero del patrimonio abitativo inutilizzato, con particolare attenzione al centro storico della città, sempre più vuoto e abbandonato. "Le case ci sono, ma restano chiuse", ha osservato. "Bisogna intervenire per riattivarle, soprattutto nel cuore di Crotone, dove la residenzialità è in forte calo. O si decide di riportare le case sul mercato della locazione stabile, o si decide, nei fatti, di accompagnare Crotone verso una lenta desertificazione urbana", ha avvertito. Secondo l'esponente del PD, non ci sono più "posizioni neutre" nella questione. "Chi amministra e chi si candida per amministrare deve dire chiaramente che tipo di città intende costruire: una città abitata o una città chiusa dietro le serrande e le porte sbarrate?", ha concluso, mettendo il futuro della città e delle sue politiche abitative al centro del dibattito politico.
Concludendo, Caiazza ha ribadito che la vera prova per la politica locale sarà nelle "scelte scomode", quelle che richiedono coraggio e determinazione. "Non basta più parlare di emergenza sociale", ha detto. "Occorre agire concretamente per garantire il diritto all'abitare a tutti i cittadini, senza esclusioni".
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