Crotone – Dai detenuti un pensiero per il Naufragio di Steccato: in dono al Papa e a Mattarella

Crotone – Dai detenuti un pensiero per il Naufragio di Steccato: in dono al Papa e a Mattarella

Crotone – Sono due tele e un’opera con delle rose: sono i doni realizzati dai Detenuti della Casa Circondariale di Crotone che verranno donati a Papa Francesco, al Presidente della Repubblica e al Capo del D.A.P., in ricordo del naufragio di Steccato di Cutro del 26 febbraio scorso.

L’umanità non ha barriere”, ha ricordato questa mattina l’assessore alla Cultura Nicola Corigliano, nell’iniziativa  promossa dall’assessorato, dal Garante Comunale dei Diritti dei Detenuti rappresentato da Federico Ferraro e dalla direzione della Casa Circondariale di Crotone.

Adesso le tre teche rimarranno per qualche giorno esposte presso l’atrio del Comune di Crotone, in attesa di essere donate, per espressa volontà dei detenuti, al Papa, al Capo dello Stato e al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.

Le opere rappresentano tutto il sentimento di condivisione da parte dei detenuti del dolore provato per le vittime e di vicinanza ai sopravvissuti ed alle famiglie. “Testimoniano  che all’interno delle strutture carcerarie esistono persone che conservano sensibilità e senso di partecipazione. Il dolore per la tragedia è stato un sentimento diffuso ed ha unito la comunità cittadina”, ha aggiunto poi  Corigliano questa mattina presso l’atrio del palazzo comunale. Alla cerimonia ha partecipato la presidente della III Commissione Consiliare Antonella Passalacqua.

Le notizie del naufragio sono pervenute alle persone ospiti della casa circondariale tramite i normali media – ha concluso il Garante dei Detenuti Federico Ferraroe hanno pensato di scrivere anche alcuni riflessioni per dimostrare l’attaccamento a sentimenti autentici. Hanno lavorato insieme italiani e stranieri per realizzare queste opere rilevanti dal punto di vista umano e artistico“. Il materiale pervenuto agli ospiti della Casa Circondariale sono stati messi a disposizione dalla Casa Circondariale, ovvero la Direzione e la Cappellania, e dal Garante dei Detenuti stesso.




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