(Video) Crotone, è la festa di San Dionigi: “La speranza si costruisce insieme”

Crotone – Già dalle prime ore del mattino Piazza Duomo non era la stessa di ogni anno. Il santo protettore c’è, assiso nella navata centrale del Duomo, i crotonesi anche, ma già da lontano mancava la musica in festa della Banda che annuncia che è San Dionigi, protettore della nostra città e primo vescovo di Crotone. I portici adibiti a festa con i banchi di dolciumi, mostazzoli, noccioline, zucchero filato e caramelle, seppur con la distanza fisica e muniti, ognuno di noi, con le mascherine al volto. Il covid-19 non solo ha mutato le nostre vite ma ci ha fatto ripensare anche alla socialità.

E per il Vescovo di Crotone, Angelo Panzetta, al suo primo anno alla guida della diocesi di Crotone- Santa Severina, non ha vissuto il grande momento di socialità e preghiera legata alla Madonna di Capo Colonna e, oggi, anche a San Dionigi. Una festa in piccolo, che ci porta in Duomo ogni 9 ottobre a venerare il protettore della nostra città. Il protettore dei forestieri, si dice, poichè Dionigi membro dell’areopago è punto di congiunzione tra l’ellenismo e il cristianesimo, essendo stato il giurista convertito, narra la leggenda, dopo la predicazione di San Paolo:

E’ la prima festa per me e mi sento felice di viverla insieme alla comunità – ha dichiarato il vescovo Angelo Panzetta –  la città è attraversata da un clima di speranza, c’è un nuovo sindaco, una nuova amministrazione, un tentativo di rinnovamento, una premessa di cambiamento. Vorrei che questa festa fosse un momento di speranza per la gente che vive nel mondo dell’agricoltura, perchè questo comparto è veramente importante, e probabilmente lo sarà di più nel futuro. Ci sono grandi interrogativi quindi riguardo al futuro, San Dionigi con la sua fiducia nella parola di Dio ci invita a guardare con speranza, e a sporcarci le mani perchè il futuro si costruisce insieme. Questa è l’unica possibilità che abbiamo. 

San Dionigi è nato da una dichiarazione paolina in cui San Paolo ha messo insieme la novità cristiana e l’eredità cristiana e la novità pagana, io penso che questo metodo paolino che ha ingenerato la fede di Dionigi ci dica che dobbiamo fare la stessa cosa, parlando agli uomini e alle donne del nostro tempo, conservando l’originalità biblico cristiana dentro un linguaggio e categorie nuove, comprensibile”. 

Ad attendere l’arcivescovo Angelo Panzetta, anche il nuovo primo cittadino in Piazza Duomo: “Oggi è la festa della città, il Santo Patrono, che dire, è un’emozione unica – ha detto il sindaco Vincenzo Voceper cui la facciamo con grande entusiasmo. Tanto affetto ho visto, per fare venti metri si avvicinano tante persone che saluto sempre con affetto, ed è la cosa più importante, per un sindaco dalla parte dei cittadini”. 

Danilo Ruberto




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