Sei tu la stella del nostro cuore… La città è pronta. Si torna a camminare. Gli zaini in spalla, i rosari in mano, le preghiere custodite nei cuori, le emozioni negli occhi forse insieme alle lacrime per una grazia da chiedere o sorrisi sulle labbra per i miracoli ricevuti.
I piedi scalzi, la pietra in tasca, il buio e poi l’alba. Il Quadro rivolto verso i pellegrini. E’ la notte delle notti a Crotone, è la notte dei chilometri, è la notte della lode, dei canti antichi, della tradizione, dell’amore, della fede è la notte della Madonna di Capocolonna.
Questa sera il quadro piccolo varcherà le porte del Duomo per essere accompagnato, in processione, per le strade della città e fino al Santuario di Capocolonna. Dodici chilometri che saranno percorsi in preghiera per tutta la notte. Sarà poi l’alba a far brillare i volti all’arrivo sul promontorio lacinio dove i colori sfavillanti della natura faranno da cornice all’ingresso della Regina nel luogo a Lei dedicato. Dopo due anni torna la storia e torna il folclore.
Questa notte dopo una breve liturgia della parola, all’ 1.30, la Madonna “uscirà” dal Duomo attesa come sempre da una folla immensa che occupa ogni spazio. Inizia il cammino per le vie. Le strade sono illuminate a festa, ai balconi sono esposte le coperte più belle in segno di onore e di rispetto, e sempre dai balconi al passaggio del quadro, i fedeli lanciano petali di rose e i tradizionali bigliettini con brevi invocazioni rivolte alla Madonna.
Durante la processione si canta e si prega, si innalza il grido “Viva Maria” e si cammina. Poi la breve sosta nel cimitero. La Sacra Icona fa visita ai defunti e qui si celebra un piccolo momento di preghiera. E poi di nuovo si riprende, passo dopo passo con la Vergine rivolta verso i fedeli. Non si sente la stanchezza perché Maria accompagna i suoi figli, sui volti la gioia di una grazia ricevuta e la speranza di una supplica che venga ascoltata.
Giovani e meno giovani offrono questo sacrificio alla Madonna, sacrificio che diventa sublime quando li vedi pregare senza sentire la stanchezza né dolore. Il pellegrinaggio continua per tutta la notte e sarà scandito dalle preghiere e dai canti dedicati alla Vergine. Note d’amore e devozione, melodie antiche che ancora commuovono. I canti mariani, quelli tramandati di generazione in generazione, sono una delle caratteristiche della festa crotonese.
Una tradizione quella di intonarli durante i momenti più importanti delle celebrazioni rimasta viva soprattutto perché nonni e bisnonni hanno avuto la capacità di insegnarli anche ai più giovani. Prima le curve, poi il rettilineo, l’alba che sorge è Maria la prima stella del mattino. L’Aurora inonda il cielo, i fedeli ammirano la natura, la bellezza di uno dei luoghi più suggestivi. Manca poco, e il cuore scalpita.
Alla conclusione del pellegrinaggio notturno, tanti crotonesi affollano il promontorio Lacinio per salutare la Madonna giunta nel suo santuario. In tanti cercano di farsi strada per baciarla, altri riposano sui prati. Vengono celebrate, di seguito, le sante messe. È la terza domenica di maggio, e per i crotonesi è il giorno della Madonna. Nel tardo pomeriggio il quadricello farà rientro in città. Don Bernardino accoglie tra le sue mani la riproduzione del Quadro.
Percorrendo una stradina in una cala del promontorio tra gli scogli tufacei e alcuni calanchi. Da lì tramite la piccola imbarcazione di don Bernardino “Regina di Capo Colonna” viene fatta incrociare con un motopeschereccio di altura che l’accompagna al Molo Porto Vecchio di Crotone, accolta poi da migliaia di fedeli, formando un incessante cordone verso la Basilica Cattedrale. A trasportare il quadricello sono, in genere, le imbarcazioni della Capitaneria di Porto.
Mentre il Quadricello viene imbarcato, dal Duomo, guidato dalle melodie della banda musicale, si fa strada il corteo composto dai portantini, associazioni, autorità civili e militari per accogliere la Patrona. Si odono le sirene: «sta tornando la Madonna», si sente pronunciare sul lungomare.
Sale l’attesa e l’emozione incalza, fino a quando si intravedono le piccole barche che fanno da cornice all’imbarcazione vestita a festa. Sul Molo ad attendere vi è il Vescovo insieme al popolo crotonese pronto ad abbracciare la Madonna tornata in città. Tenuta in spalla dai portantini, il quadricello viene rivolto verso il mare. All’arrivo si terrà lo spettacolo pirotecnico promosso quest’anno da alcuni privati che hanno sposato l’iniziativa di Fenimprese e del patron del Crotone Calcio Gianni Vrenna. La banda, poi, accompagna il Quadro verso il Duomo.

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