Crotone - Edilizia sociale in via Israele: il Comitato Tufolo-Farina scrive alla Regione

Crotone - Il Comitato di Quartiere Tufolo-Farina ha trasmesso alla Presidenza della Regione Calabria, una nota ufficiale relativa alla realizzazione di alloggi sociali nell’area di via Israele a Crotone, oggetto di recente finanziamento nell’ambito della Strategia di Sviluppo Urbano Sostenibile – Agenda Urbana.

«L’area individuata - ricorsa il Comitato in una nota - risulta tuttavia classificata come verde pubblico dal vigente strumento urbanistico. Tale circostanza è stata confermata dai pareri tecnici indipendenti resi dagli Ordini professionali degli Ingegneri e degli Architetti di Crotone, che hanno evidenziato le gravi criticità di compatibilità urbanistica».

Il Comitato ricorda inoltre che con Delibera di Giunta n. 116 del 2016 lo stesso Comune di Crotone aveva già individuato un’area PEEP idonea alla realizzazione di edilizia residenziale pubblica, evitando così la sottrazione di spazi destinati a verde e servizi collettivi.

«Nella nota trasmessa alla Regione - spiegano - abbiamo espresso forte perplessità circa la decisione del Comune di procedere nonostante tali criticità, sottolineando come la richiesta di annullamento in autotutela sia stata respinta con motivazioni legate esclusivamente al mantenimento del finanziamento, senza alcun approfondimento tecnico sulle osservazioni presentate.

Abbiamo pertanto chiesto al Presidente della Regione chiarimenti circa l’individuazione di un’area vincolata come sede di tali interventi, decisione che impegna consistenti risorse pubbliche e che ha trovato copertura proprio a seguito della rimodulazione approvata con Delibera di Giunta regionale.

Va ricordato che il quartiere Tufolo-Farina vive già gravi difficoltà di viabilità e soffre una cronica carenza di servizi. I cittadini si aspettavano interventi per migliorare la qualità della vita, non ulteriori appesantimenti.

Alla luce di quanto esposto, abbiamo chiesto al Presidente della Regione un chiarimento istituzionale sulla compatibilità urbanistica e sulla correttezza della scelta operata, al fine di garantire una gestione trasparente ed equilibrata delle risorse pubbliche.

Nella stessa missiva abbiamo inoltre comunicato all’On. Occhiuto che, in assenza di risposte concrete, il Comitato si riserva di intraprendere ulteriori iniziative a tutela dei cittadini e della collettività».