Crotone - GAL Kroton: «No al "suicidio assistito" dei comuni rurali, servono politiche di riequilibrio»

Crotone - «Il Gal Kroton dice no “al suicidio assistito” dei comuni delle aree rurali prospettato nel documento ministeriale sulle...

A cura di Redazione
20 giugno 2025 10:00
Crotone - GAL Kroton: «No al "suicidio assistito" dei comuni rurali, servono politiche di riequilibrio» -
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Crotone – «Il Gal Kroton dice no “al suicidio assistito” dei comuni delle aree rurali prospettato nel documento ministeriale sulle politiche di strategia di sviluppo delle Aree Interne SNAI».

A scriverlo in una nota è il presidente Natale Carvello. «Il documento – si legge nella nota – ha comunque un aspetto positivo che è quello della presa d’atto della gravità in cui versano i piccoli centri delle aree interne che in assenza di una politica di sostegno allo sviluppo saranno inesorabilmente destinati a scomparire. Le difficoltà persistenti frutto di decenni di abbandono necessitano un’azione forte di riequilibrio territoriale che superi le disuguaglianze mediante una politica fiscale differenziata e maggiori opportunità di lavoro».

Il Gal Kroton chiede dunque di avviare una serie di interventi che possono invertire la tendenza dello spopolamento. «Oggi – continua – siamo di fronte a una svolta epocale dove la riscoperta della qualità della vita in tutti i suoi aspetti da quello economico e sociale alle nuove sensibilità ambientali e umane dovranno diventare valori primari di una comunità, dopo una lunga ubriacatura di globalismo e di corsa a una concentrazione urbana senza precedenti.

Una nuova consapevolezza che le aree interne da luoghi degradati e spopolati possono diventare attrattori di una qualità della vita oggi riscoperta ma che va valorizzata e sostenuta. L’obiettivo è quello di riuscire a porre al centro un nuovo concetto sulla qualità della vita delle persone basata sui valori che sono legati alla nostra tradizione, dalla qualità dei prodotti alimentari ai sistemi di sostenibilità di attività economiche dando valore all’incidenza che questi hanno sulla salute delle persone. Pochi numeri ma alta qualità e più salubrità. L’utilizzo delle nuove tecnologie oggi concentrate nei luoghi di interesse economico vanno diffuse e utilizzate nelle aree interne come opportunità sia economica che di lavoro ponendo al centro la nuova area urbana cioè il territorio, i boschi, le montagne e l’intero patrimonio di biodiversità di cui abbiamo la più grande ricchezza».

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