Crotone, i termosifoni spenti: gli studenti del Ciliberto protestano

Crotone, i termosifoni spenti: gli studenti del Ciliberto protestano

Crotone – Gli studenti dell’Istituto Nautico Ciliberto questa mattina si trovano in via Mario Nicoletta, sotto il Palazzo della Provincia. La richiesta è quella comune, negli anni, a molti istituti del crotonese, ovvero i riscaldamenti, e altre problematiche.

In particolare, ci hanno detto, i riscaldamenti sono spenti, così come denunciano la mancanza di un impianto di riscaldamento nelle classi situate nei capannoni e nei laboratori.  Chiedono inoltre la messa in sicurezza del manto stradale, così come l’istituto non ha una recinzione.

«Questa nostra manifestazione è un tentativo di rivendicare i nostri diritti, che ad oggi ci sono negati – ha dichiarato il rappresentante d’Istituto Giuseppe Cambria – Le responsabilità sono note a tutti e non è più tollerabile vivere in un istituto in cui non è garantito il riscaldamento, basti pensare infatti  che tutte le aule ubicate nel capannone non dispongono neppure dell’impianto di riscaldamento. Si parla tanto, in questo periodo, di sicurezza nelle scuole. Ecco noi vorremmo sapere se questi diritti valgono anche in Calabria».

Senza riscaldamenti dagli inizi di febbraio in alcune classi: in cinque, e quattro laboratori. Poi, in attesa di salire e interloquire con i dirigenti della Provincia, ha continuato: «Le porte d’emergenza sono bloccate, non c’è recinzione attorno all’istituto, il che significa libero accesso, per chiunque, agli spazi dell’istituto. Io non credo sia normale, andare a scuola la mattina e trovare negli spazi adiacenti l’istituto, spazzatura, siringhe, e tanto altro».

Il rappresentante d’Istituto insieme ai compagni presenti parla a nome di tutta la scuola, il Ciliberto: «Ci chiediamo dove siano le istituzioni in questo territorio, se abbiano ancora un ruolo o se invece la costituzione in questa città si è deciso di non applicarla. Perché se questo è un mondo a parte in cui le regole non esistono, allora gli adulti dovrebbero dircelo». Intanto, lo studente Cambria ci ha informato che le porte d’emergenza sono di competenza provinciale ma la scuola sta anticipando di tasca sua con urgenza per ripararle.




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