Crotone – Si chiama Franca Ferraro, è nata a Pescara e dal 13 marzo è il nuovo Prefetto di Crotone. È arrivata in un momento delicato per il territorio, dopo gli eventi tragici di Steccato di Cutro, succedendo a Carolina Ippolito, alla guida di Enna. Già viceprefetto all’Aquila, si è presentata quest’oggi alla stampa, affermando che conosce la Calabria e il suo territorio: “È una terra che ho amato molto e siete persone molto accoglienti. Sono giunta in un momento difficile per questo territorio, nei giorni scorsi al PalaMilone ho fatto questo pensiero che condivido con voi: sono arrivata a Crotone in un momento in cui il dolore e la speranza si accompagnano di pari passo”.
Proviene da sforzi e giorni difficili, quando la terrà distrusse molte casa e speranze a L’Aquila, dove prestava servizio: “Ho perso la casa e ho pensato che il dolore e la speranza mi appartengono come persona e come funzionario dello Stato”. Dopo la visita privata al PalaMilone di Crotone, vi è tornata il 21 marzo per partecipare alla cerimonia della Giornata della Memoria delle vittime innocenti di mafia (leggi qui il nostro servizio), incontro gli studenti lì presenti: “La speranza l’ho rilevata negli occhi dei ragazzi presenti al PalaMilone in quel giorno in cui, oltre che i nomi delle vittime innocenti di mafia, è stata data lettura dei nomi delle vittime del naufragio. I ragazzi sono il futuro di tutti”.
L’impressione è stata molto positiva della città: “Quando sono arrivata a Crotone non ho visto niente. La mattina seguente, alzando la serranda della mia stanza, ho visto quel mare immenso e mi ha rincuorato. Che bello. Poi ho visitato anche la vostra Protettrice, la Madonna di Capo Colonna presso il Duomo, e non so descrivervi cosa ho provato guardando il mare e la vostra celeste patrona.” Vorrà lasciare un segno a Crotone, ereditato il lavoro della Ippolito, col desiderio di lasciare molto al suo successore: “Andrò nella direzione in cui lo Stato mi chiamerà, così come ascolterò tutti i cittadini che vorranno incontrarmi”.
“Per la mia formazione e per mio carattere sarò un punto di riferimento per il territorio – ha continuato – Chiunque può scrivere al prefetto e una risposta sarà fornita. Incontrerò gli studenti soprattutto, specialmente nelle scuole.
Poi è tornata sulla vicenda dei migranti, informando la stampa nel corso della conferenza che si è svolta in Prefettura che oggi pomeriggio è previsto un altro sbarco presso il Porto di Crotone: “Ho fatto una vista personale ai familiari del naufragio dei migranti. Tanto dolore, e mi sentirete parlare spesso dell’Aquila dove ci sono state tante vittime non riconosciute come nel caso di Steccato dove anche lì c’erano tanti bambini”.
I superstiti sono 36 e sono ospitati in albergo, i quali hanno richiesto protezione internazionale e hanno chiesto di essere ricollegati in Germania. 18 sono ospitati dal Sai, e chiedono di essere ospitati in Italia:
Alto il presidio per quanto riguarda le ricerche, ha affermato: “Le istituzioni e gli uomini in campo e non si è fermata la macchina per cercare i corpi. L’attenzione verso l’arrivo dei migranti è alta dalla parte di tutti per quanto riguarda l’accoglienza”.
Al PalaMilone vi sono attualmente ancora dodici salme: “Vorrei restituire alla città la struttura e vorrei aspettare che le salme che devono partire partano, e poi le altre trasferirle al cimitero di Cutro dove il sindaco Ceraso ha messo a disposizione nel vecchio cimitero due ambienti in accordo con l’Imam, perché vi è la possibilità di inumare a terra coloro che non vengono reclamati”. Tra lunedì e martedì, infine, le salme dovrebbero lasciare il palazzetto dello sport. Lavorerà tanto, ha affermato: “Non mi spaventa niente”.
