NOT IN MY NAME
Il commissario Cotticelli è stato sostituito. La causa scatenante di questo tsunami calabrese è stata l’inchiesta del giornalista Walter Molino andata in onda nella trasmissione “Titolo V” di Rai tre. In realtà sembra più un escamotage per mettere da parte il generale dei carabinieri in pensione e prevenire attacchi sul suo operato o coprire altre questioni più gravi, che un vero e proprio incidente di percorso.
Certo, questo evento – inatteso perché l’ex Commissario Cotticelli era appena stato confermato da Conte, Gualtieri, Speranza – consente al Ministro Speranza e al presidente Conte di individuare e nominare un nuovo Commissario straordinario alla sanità calabrese.
Quali criteri sono stati utilizzati per individuare il nuovo commissario? Naturalmente il curriculum trentennale di Zuccatelli, si è affrettato a rispondere Roberto Speranza. Zuccatelli non è nuovo alla Calabria e ai calabresi, infatti ha ricoperto l’incarico di commissario straordinario dell’Asp di Cosenza e attualmente ricopre l’incarico di commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera universitaria Mater Domini e dell’Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio di Catanzaro.
In verità il nome più accreditato per sostituire Cotticelli nel ruolo di commissario straordinario alla sanità in Calabria era quello di Gino Strada ma la sua competenza e la sua autonomia sembra abbiano subito indotto il ministro Speranza, i parlamentari calabresi di Leu e parte del Pd stesso ad accantonare l’ipotesi. Dinamiche interne alla maggioranza, infine, hanno fatto propendere per la nomina di Zuccatelli.
Certo, dopo oltre dieci anni di inutile se non dannoso commissariamento della sanità regionale, con l’aggravante dell’epilogo del mandato di Cotticelli che ha mortificato un’intera regione, individuare un commissario “negazionista”, accusato di avere rapporti troppo stretti con importanti settori della sanità privata calabrese e non nuovo ad interventi pubblici alquanto discutibili – ricordiamo solo le interviste su Report e le affermazioni sulla trasmissione del Covid-19 – significa non tenere in nessuna considerazione la dignità di tutti i calabresi.
Per altro verso, il dott. Zuccatelli ha sempre manifestato l’idea che la sanità calabrese dovesse poggiarsi quasi esclusivamente sugli hub di Reggio Calabria, Catanzaro e Cosenza, dimenticando e abbandonando a sé stesse intere aree regionali ad iniziare dalla fascia ionica crotonese e cosentina.
Comprendiamo che la vicinanza con Leu abbia spinto il ministro Speranza ad individuare nella persona di Zuccatelli il nuovo commissario ad acta e tuttavia questo non solo non ha rassicurato i calabresi ma ha prodotto una reazione contraria in gran parte della cittadinanza, considerato che una parte della responsabilità dell’inadeguatezza della strutture sanitarie sono attribuibili a tutto il sistema di governance della sanità calabrese e, quindi, anche a Zuccatelli in qualità di commissario straordinario a Catanzaro.
Perché, dunque, esporsi ad una decisione così discutibile e non individuare una figura realmente capace di risollevare la sanità calabrese dal disastro causato dai vari governi nazionali e regionali che si sono succeduti in questi ultimi decenni? Perché non mettersi nei panni dei cittadini calabresi che stanno vivendo la decretazione della zona rossa in Calabria come il frutto di politiche scellerate che hanno distrutto la sanità regionale ed al contempo arricchito a dismisura la sanità privata? Sanità privata diventata sempre più essenziale nella gestione del potere visti i suoi rapporti sempre più stretti con la politica e la burocrazia regionale e nazionale.
Temiamo che il governo abbia preso quest’ultima decisione non certo nell’interesse dei cittadini calabresi. Le elezioni regionali incombono e i voti in Calabria non si conquistano con programmi, idee o uomini validi ma gestendo il potere ed il potere a queste latitudini gira, in massima parte, intorno alla sanità.
Noi da uomini e donne di sinistra ci sottraiamo a questo gioco, questa sinistra non ci rappresenta.
Chiediamo la immediata rimozione del Commissario ad acta della sanità calabrese Zuccatelli e la designazione di Gino Strada, o di una figura equivalente per indipendenza e competenza, quale commissario straordinario esclusivamente per l’emergenza Covid-19 per poi arrivare, in brevissimo tempo, alla fine del commissariamento della sanità calabrese richiamando la politica alle sue responsabilità nel governo della cosa pubblica con trasparenza e nel rispetto di tutti i cittadini calabresi.
Filippo Sestito
Silvio Messinetti
Francesco Saccomanno
Ida Domijanni
Claudio Dionesalvi
Emilia Scibilia
Peppe Marra
Pino Scarpelli
Francesca Pesce
Delio Di Blasi
Rita Commisso
Tiziana Ventura
Francesco Campolongo
Fabio Riganello
Letizia Scotta
Giuseppe Apostoliti
Anna Corrado
Angelo Broccolo
Fernando Pignataro
Giovanni Cizza
Vincenzo Medici
Simona Infante
Melania Tesoriere
Giuseppe Vrenna
Leonardo Torchia
Fortunato Cacciatore
Antonio Manfredi
Antonio Iritale
Francesca Marrara
Danilo Gatto
Maddalena Autiero
Cosima Felline
Nicola Corbino
Francesco Riganello
Linda Monte
Mariella Manica
Franco Coricello
Munno Fornaro
Luigi Capolupo
Claudio Andreoli
Paolo Sesti
Davide Dionesalvi
Antonio D’Antonio
Erminia Romano
Susanna Poli
Giusi Acri
Pasquale Figliomeni
M.Laura Guerri Pintus
Anna D’Acunio
Concetta Russo
Orsola Solli
Francesco Puntillo
Maria Rosa Vuono
Ivan Falvo D’Urso
Silvio Cilento
Rosario Bressi
Davide Grilletto
Domenico Basile