Crotone – Alcune classi degli istituti scolastici crotonesi sono giunte di buon mattino presso il PalaMilone di Crotone dove sono ospitate dodici salme e che, fino a qualche giorno fa, ha accolto tantissime bare. Sono le vittime del naufragio di Steccato di Cutro, le persone scappate dalla loro terra per una vita migliore e che hanno trovato la morte sulla spiaggia del crotonese.
Lì, davanti l’ingresso del Palazzetto dello sport, c’erano il neo prefetto di Crotone Franca Ferraro, le autorità civili e militari, il primo cittadino Vincenzo Voce, Libera Nomi e numeri contro le mafie nella persona di Bruno Palermo, e gli studenti accompagnati dai loro insegnanti.
Ogni anno, il 21 marzo, primo giorno di primavera, l’Associazione Libera celebra la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. L’iniziativa nasce dal dolore di una mamma che ha perso il figlio nella strage di Capaci e non sente pronunciare mai il suo nome. Un dolore che diventa insopportabile se alla vittima viene negato anche il diritto di essere ricordata con il proprio nome.
Dal 1996, ogni anno, una città diversa, un lungo elenco di nomi scandisce la memoria che si fa impegno quotidiano.
A Crotone
Libera lo ha fatto a livello nazionale a Milano, e a Crotone invece di fronte il Palamilone dove vi sono le salme di alcune vittime di quel 26 febbraio sulle spiagge di Steccato di Cutro. Sono stati gli studenti a leggere i nomi dei 35 minori (di cui 26 bambini sotto i 12 anni) e dei 52 adulti morti sulla spiaggia crotonese, leggendo solo i nomi di battesimo perchè, come ricordato da Bruno Palermo, “ognuno di noi deve sentirli come propri familiari, con lo stesso sentimento come se avessimo perso qualcuno di famiglia”.
“Queste sono vittime innocenti delle mafie dei trafficanti dei esseri umani che fanno affari con le mafie italiane che godono dell’appoggio delle persone che si girano dall’altra parte, non guardando cosa accade. Gli ha fatto eco il sindaco di Crotone Vincenzo Voce: “Siamo qui perché anche questa è stata una strage di mafia, ovvero la mafia di chi organizza questi viaggi che poi portano alla morte di tante persone”. Successivamente sono stati letti i nomi delle 250 persone innocenti uccise in Calabria dalla ‘ndrangheta.
Poi le prime dichiarazioni in città del neo Prefetto Franca Ferraro: “Sono onorata di rappresentare lo Stato – ha detto ai presenti – sono onorata di essere qui a Crotone ed emozionata nel vedere tanti ragazzi e tanta partecipazione in una giornata oggi molto particolare, dove i veri protagonisti sono le vittime e le loro famiglie a cui va il mio personale pensiero, la mia partecipazione al loro dolore”.
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