Crotone, Meo su L'imboscata al mare: "Risorse sperperate, Consiglieri comunali vilipesi"

Un'analisi critica sulla gestione delle risorse pubbliche, la politica che ha ispirato gli eventi estivi e il dibattito politico venutosi a creare a seguito dell'iniziativa svolta all'Orto Tellini

A cura di Redazione
23 agosto 2025 21:00
Crotone, Meo su L'imboscata al mare: "Risorse sperperate, Consiglieri comunali vilipesi" -
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Crotone - Dopo il botta e risposta tra alcuni Consiglieri Comunali e il sindaco di Crotone Vincenzo Voce a seguito dall'iniziativa "L'imboscata al Mare" svolta nei giorni scorsi presso l'Orto Tellini, anche il Consigliere Comunale Fabrizio Meo ha voluto prendere la parola in una nota:

Si legge: "Terminata la tre giorni del format “L’imboscata a mare” che l’Amministrazione ha acquistato per il terzo anno, si avvia al termine una delle stagioni estive più inutilmente dispendiose della storia della nostra Città. Saprò essere più preciso non appena avrò modo, così come faccio ogni anno, di verificare nello specifico il salatissimo conto. 

Si tenga conto già di un dato, per finanziare l’irrinunziabile “Imboscata”, l’Amministrazione comunale, incapace di attingere in modo significativo alle risorse messe a bando così come fanno tutte le città ed i paesi della Calabria e della nostra stessa provincia, ha fatto ricorso alle Royalties, risorse sul cui opportuno o inopportuno utilizzo un tempo si versavano fiumi d’inchiostro e che oggi invece vengono allegramente sperperate, rimanendo insufficienti, per completare l’ambizioso cartellone estivo, persino le risorse dell’elemosina che l’Eni ha concesso in cambio da parte dell’Ente, dell’abbuono, tra l’altro, di un credito residuo di molti milioni di € . 

Tali valutazioni posso farle serenamente considerato che anche sul punto sono stato querelato, per calunnia nientedimeno e perseguito a spese dei cittadini tramite l’avvocato del Comune e che due giudici hanno decretato come le mie affermazioni fossero veritiere. Prima valutazione perciò, tale è l’urgenza di farsi propaganda che il Sindaco è disposto a raschiare il fondo del barile e come ci si fa propaganda (?) ma raccontando una sacco di fandonie e soprattutto insultando sul piano politico, personale ed umano, invece, sul piano degli insulti riferiti all’aspetto professionale, il Sindaco, ricordiamolo, ha già dato ! Stupefacente è stata più di tutte la giustificazione che nel suo comunicato stampa di risposta, Voce ha inteso dare alle proteste di quei consiglieri comunali che si sono visti vilipesi nel corso del duetto intercorso tra il Sindaco che era lì in quanto Sindaco ed un conduttore ridanciano che per tutto il corso degli insulti proferiti da Voce altro non ha fatto se non annuire e ridacchiare. Scopriamo infatti, che la ragione per la quale le critiche rivolte a chi usa un palco pagato con soldi pubblici per saltarci sistematicamente sopra siano ingiuste e faziose, sta nel fatto che gli eventi organizzati hanno “attirato migliaia di persone” e tale dato costituirebbe non un’aggravante dell’avvenuta strumentalizzazione o come nel caso di specie, della diffamazione perpetrata, perché di questo si tratta a mio modesto avviso, quanto invece, una scriminante. 

Al di là di tutto preoccupano le reazioni blande a comportamenti che in altri contesti o in altri tempi avrebbero prodotto un oceano di riprovazione. Sta di fatto che in Città si respira un’aria pesante chi dissente troppo convintamente incorre in querele o peggio ancora, ma è stato certamente un caso isolato ed una coincidenza casuale, in disavventure lavorative di non poco conto (vicenda Pingitore). 2 Il colmo del ridicolo infine è che Voce, in omaggio al principio che la miglior difesa dell’indifendibile è l’attacco, lamenta la mancata partecipazione dei consiglieri da lui pubblicamente insultati all’intitolazione della Sala consiliare ai giudici Falcone e Borsellino. 

Ebbene a riguardo, a parte il fatto che i consiglieri comunali si erano espressi per l’intitolazione di quella stessa Aula ad Ernesto Treccani, le cui straordinarie opere d’arte donate alla Città, adornano in modo unico e mirabile una delle Aule consiliari più belle, rammentandoci ciò che è stato il nostro riscatto attraverso il lavoro e la presa coscienza del nostro millenario passato ed anche il sangue che è stato versato per combattere un feudalesimo mafioso, ma una tale intitolazione non stava bene evidentemente a chi dell’amministrazione comunale, reputa che basta decretare un’intitolazione per far di se stessi paladini della giustizia. Va aggiunto senza nulla togliere all’avvenuta intestazione che ai due giudici martiri, sarebbe stato bello ed opportuno dedicare anche altro, viene in mente una biblioteca che non fosse però chiusa ed inagibile come quella ubicata nel Castello, piuttosto che una struttura universitaria degna di questo nome, e mai intitolazione, che sarebbe stata monito per giovani che sceglieranno Crotone per studiare e per costruirsi un futuro, sarebbe parsa opportuna e credo anche gradita proprio a Falcone e Borsellino. Si facesse chiarezza sull’utilizzo ed anche sul mancato utilizzo di risorse pubbliche che sono state dilapidate in modo vergognoso, a chiarire altre circostanze sappiamo per fortuna che c’è chi ci pensa".

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