Crotone, Monsignor Verdon racconta “La Pietà personalissima di Michelangelo”

Crotone, Monsignor Verdon racconta “La Pietà personalissima di Michelangelo”

Il fascino dell’arte, la bellezza delle parole, il racconto che incontra l’immagine, la storia. Nel cortile del liceo classico Pitagora di Crotone, questa mattina, si respirava aria di cultura. Docenti e studenti dell’indirizzo Aureus hanno partecipato alla lectio magistralis “La Pietà personalissima di Michelangelo” del Rev. Mons Timothy Verdon, Direttore del Museo dell’Opera del Duomo di Firenze e docente di Storia dell’arte presso la Stanford University di Firenze.

Una giornata storica per l’istituto e per la città tutta. Monsignor Verdon è infatti tra i più noti conoscitori d’arte, personalità di fama internazionale. A presentarlo è stata la dirigente scolastica Natascia Senatore e la professoressa Francesca Greco referente per l’indirizzo Aureus. Il Rev. Verdon nella lectio magistralis ha approfondito il rapporto delle tre Pietà scolpite da Michelangelo, in ordine cronologico quella Vaticana, quella “Bandini” e quella “Rondinini” mettendo a fuoco il valore umano dell’artista nelle sue opere.

Numerosi gli interventi degli studenti che, frequentando l’indirizzo AUREUS, hanno avuto modo di approfondire aspetti fondamentali dell’opera di Michelangelo e che in questa occasione hanno dimostrato una partecipazione attiva e consapevole Nel corso dell’evento il Maestro Orafo Michele Affidato ha consegnato al Rev. Verdon la sua creazione il “Pitagora d’argento” spiegandone il rapporto con il territorio, Crotone sede della scuola Pitagorica, e artistica, visto il riferimento alla “Scuola di Atene” di Raffaello.

Prima di addentrarsi nel cuore delle sue argomentazioni, Verdon non ha nascosto il suo entusiasmo per l’evento organizzato dalla scuola: «Mi piace parlare ai giovani – dice – credo fermamente che sia fondamentale trasmettere alle future generazioni le forti esperienze che abbiamo vissuto noi, persone un po’ più grandi». Poi il riferimento alla sua passione: «è possibile durante la vita amare qualcosa di alto e importante, nel mio caso l’arte italiana che spesso è focalizzata sulla fede».