Crotone – È arrivata dalla parrocchia Maria Madre della Chiesa alle 19,20 ed è stata presa dai portantini della Basilica Cattedrale di Crotone: questa sera, presso la Villa Comunale di Crotone, le stazioni della Via Crucis con la croce realizzata dall’artista castellese Maurizio Giglio con il resto dei caicco che trasportava i migranti che hanno trovato la morte, sulle spiagge di Steccato di Cutro, il 26 febbraio 2023.
Il momento di preghiera nel piccolo anfiteatro del bene comunale è stato voluto dalla Basilica Cattedrale Parrocchia San Dionigi, guidata da monsignor Alessandro Saraco. Accanto a lui, padre Vasyl della comunità ucraina, pregando in questo venerdì di quaresima per la pace alle porte dell’Europa.
“Bisogna che ci sia un impegno – ha detto suor Loredana Parisi dell’ufficio Migrantes – l’impegno è quello da un punto di vista civile, ovvero strutturare il percorso di accoglienza. Questa è un’urgenza e che credo che sia nel cuore sia dei governanti che di tutti coloro che sono cittadini. Dobbiamo strutturare l’accoglienza anche come cristiani. Nell’accogliere coloro che si trovano nel bisogno accogliamo il Signore. Gli ultimi e i bisognosi sono l’ottavo Sacramento di Cristo”.
Le candele ai piedi della croce dei migranti per quante sono le stazioni della Via Crucis, ricordando dunque il lungo Calvario che porta alla Resurrezione. “Su questa Croce c’è appeso Gesù che soffre con i sofferenti. C’è Gesù che si identifica con l’immigrato e con chi in questo momento soffre a causa della guerra, a causa della povertà a causa delle tante tribolazioni – ha aggiunto il parroco monsignor Saraco – il Cristiano deve essere in prima linea nella via della solidarietà, nella via del soccorso e della condivisione, e bisogna farsi cireneo, farsi prossimo di chi in questo momento ha bisogno di una mano”. Presente, in preghiera, l’Arcivescovo di Crotone-Santa Severina Angelo Raffaele Panzetta.
