Crotone non dimentica le vittime delle foibe: scoperta la targa nella piazza che ne ricorda l’eccidio

Crotone non dimentica le vittime delle foibe: scoperta la targa nella piazza che ne ricorda l’eccidio

Crotone dedica una targa a a tutte le vittime delle Foibe nel “Giorno del Ricordo” istituito per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati e della più complessa vicenda del confine orientale. La scopertura di questo ricordo nella piazza adiacente al quartiere “Marinella” di Crotone, si è svolta nel pomeriggio di oggi 10 dicembre 2022.

Alla cerimonia erano presenti il sindaco Vincenzo Voce, il questore Marco Giambra, il vicario del Prefetto Eufemia Tarsia, il comandante dei Carabinieri di Crotone Gabriele Mambor, e tutte le autorità civili e militari.  La targa è stata donata alla città dalla Associazione Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche presieduta dal cav. Giuseppe Crea, ed erano presenti anche il presidente del Consiglio Giovanni Greco, il Consigliere Comunale Fabrizio Meo, presidente della Commissione Consiliare Cultura, commissione che ha  proposto al Consiglio Comunale l’accettazione della targa che rende omaggio alla memoria delle vittime delle Foibe.

La cerimonia è stata introdotta dai ragazzi del Coro Polifonico del Coro della scuola Anna Frank diretto dalla docente Luisa Floccari. I ragazzi hanno eseguito l’inno di Mameli e l’inno Europeo. Dopo la benedizione di don Ezio Limina, cappellano della Questura di Crotone,  si è proceduto a scoprire la targa.  «Le vittime della shoah non possono essere dimenticate da una parte politica, così come le vittime delle foibe non possono essere dimenticate dall’altra parte – sono le parole del primo cittadino Vincenzo Voceè stata una tragedia immane, lo stesso mio nonno Vincenzo è un disperso in guerra, vittima del conflitto bellico proprio in Jugoslavia. Questa giornata serva da monito per le nuove generazioni»

«Questa targa è dedicata alle persone vittime delle foibe che non avevano nè colore nè partito, dimenticate da tutti fino adesso – ha aggiunto Giuseppe Crea, dell’Anioc – l’abbiamo dedicata noi come associazione dell’Anioc, la famiglia di Claudio Crea che è mio padre, morto quando io avevo 18 anni e vittima anche lui della guerra, e il Comune di Crotone».

 

 




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