Crotone: nuova interpellanza del capogruppo Pingitore sulle dimissioni e il ritiro del Sindaco

Iginio Pingitore: “Il Consiglio comunale lasciato totalmente all’oscuro, dimissioni gestite in modo superficiale”

A cura di Redazione
15 novembre 2025 15:31
Crotone: nuova interpellanza del capogruppo Pingitore sulle dimissioni e il ritiro del Sindaco - Pingitore Iginio Redazione
Pingitore Iginio Redazione
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Una nuova e articolata interpellanza approderà nella prossima seduta del Consiglio Comunale di Crotone. Inviata oggi, 15 novembre 2025, al protocollo dell’ente, è stata presentata da Iginio Pingitore, consigliere e capogruppo di “Stanchi dei soliti”, che chiede chiarimenti urgenti riguardo alle dimissioni del Sindaco, al successivo ritiro delle stesse e alla tenuta politico-istituzionale del mandato, “lasciando totalmente all’oscuro il Consiglio comunale”.

Nella stessa interpellanza, Pingitore ribadisce ancora una volta la richiesta di dimissioni. “Inoltre la vicenda è avvenuta nella sede della Provincia di Crotone, dove il sottoscritto ricopre anche il ruolo di consigliere provinciale: un fatto ancor più grave, poiché la Provincia non ha alcuna attinenza con tali dinamiche comunali, risultando utilizzata come mera sede di un partito o gruppo politico, nato proprio alle ultime elezioni regionali, nelle quali il Sindaco ha sostenuto il presidente Ferrari”, sottolinea Pingitore.

La vicenda prende avvio dal 27 ottobre 2025, quando un episodio definito “di particolare gravità” si è verificato all’interno della sede della Provincia di Crotone, coinvolgendo il Sindaco e il consigliere comunale Ernesto Ioppoli, che ha denunciato di essere stato vittima di un’aggressione fisica, poi formalmente segnalata alla Procura della Repubblica.

“Nei giorni successivi, il Sindaco aveva rassegnato le proprie dimissioni ai sensi dell’art. 53 del TUEL, salvo poi ritirarle poco più di dieci giorni dopo, esercitando la facoltà prevista dalla norma. Una scelta che, a parere del sottoscritto, non è stata accompagnata da alcuna comunicazione ufficiale al Consiglio Comunale né da un chiarimento sulle motivazioni alla base della decisione. Insomma, dimissioni e ritiro gestiti in modo superficiale e senza il dovuto rispetto per l’istituzione che il Sindaco rappresenta, trattata come fosse la rappresentanza di un comitato di quartiere o poco più della guida di un comitato per la festa patronale”, dichiara Pingitore.

Nell’interpellanza vengono inoltre richiamati altri episodi del passato che hanno minato la serenità e l’immagine dell’Amministrazione, generando “smarrimento nella cittadinanza” e ponendo interrogativi sulla piena legittimazione del primo cittadino a proseguire il proprio mandato. Tra questi, anche quanto accaduto il 20 novembre 2024, quando il sottoscritto portò in aula un ulteriore tentativo di zittire la propria posizione, con interventi che coinvolsero anche i vertici lavorativi.

Pingitore contesta inoltre la mancanza di trasparenza nella gestione del ritiro delle dimissioni, chiedendo pubblicamente “se tale scelta sia compatibile con il ruolo istituzionale ricoperto e se siano state acquisite valutazioni giuridiche a supporto”.

Nella missiva il capogruppo richiama anche l’articolo 54 della Costituzione, che impone ai titolari di funzioni pubbliche l’obbligo di adempiere al proprio mandato “con disciplina e onore”, ritenendo che, alla luce degli eventi, “il Sindaco dovrebbe rimettere nuovamente il proprio incarico”.

L’interpellanza si chiude con la richiesta di discutere il documento nella prima seduta utile del Consiglio. Secondo Pingitore, “il dibattito politico, già acceso nelle ultime settimane, è quindi destinato a riaccendersi, alimentato dalla mancanza di trasparenza e dal senso di disattenzione verso la città, che attende risposte su una vicenda ancora fonte di domande e preoccupazioni”.

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