Crotone piace ai crocieristi. Mungari Cotruzzolà : «Trovano una città a misura d'uomo, più navi nel 2025»

Crotone – Con l’arrivo della Star Legend, lo scorso 10 novembre, si è chiusa la stagione crocieristica 2024. Un anno ricco di approdi e di turisti, un anno durante il quale si è lavorato incessantemen...

A cura di Redazione
18 novembre 2024 07:30
Crotone piace ai crocieristi. Mungari Cotruzzolà : «Trovano una città a misura d'uomo, più navi nel 2025» -
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Crotone – Con l’arrivo della Star Legend, lo scorso 10 novembre, si è chiusa la stagione crocieristica 2024. Un anno ricco di approdi e di turisti, un anno durante il quale si è lavorato incessantemente, su più fronti e in sinergia tra enti coinvolti e istituzioni, per lo sviluppo di un settore, quello del turismo crocieristico, ormai consoldiato e che adesso può davvero pensare in grande. Sono state ventiquattro le navi da Crociera arrivate nel porto cittadino, 26.000 i passeggeri che hanno visitato Crotone e i suoi comuni. Da febbraio e fino a questo autunno, i crocieristi non solo hanno ammirato le bellezze del territorio, ma hanno conosciuto la storia e la tradizione di una provincia che finalmente ha preso coscienza del suo immenso patrimonio naturale, storico e architettonico. Ora in programma c’è la prossima stagione, Alfa 21 è già al lavoro per replicare i successi degli ultimi anni. Con i lavori sul porto, poi, si pensa anche a quello che potrà accadere in futuro quando potranno arrivare navi di dimensioni maggiori. Ne abbiamo parlato con Gregorio Mungari Cotruzzolà, amministratore di Alfa 21.

Che stagione è stata?
Una stagione stabile che ci ha consentito di proseguire il nostro servizio confermando il livello di attività. Abbiamo avuto un traffico leggermente inferiore dovuto a qualche nave piccola in meno, ma anche navi prestigiose come la Seven Seas e l’Oceania oltre alla Viking che con i suoi tredici scali ha confermato il suo interesse per Crotone.

Che cosa ha maggiormente colpito i visitatori?
Il dato che cogliamo sempre, e che rappresenta il punto di forza che ci sostiene, è che lo scalo di Crotone è per il passeggero uno scalo “rilassante” dove non prova lo stress che potrebbe incontrare in altri porti più affollati. Spesso nel Mediterraneo chi arriva si trova nello stesso posto insieme a 15 mila persone e vive gli stessi posti in mezzo “al traffico”. Questo a Crotone non succede. Qui trovano una città a misura d’uomo con ritmi più tranquilli e si spostano senza difficoltà. Abbiamo capito che questo è uno degli aspetti più importanti su cui puntare affiancato a un minimo di attrattività. Dobbiamo ricordare che a bordo delle navi che arrivano a Crotone c’è una clientela di livello medio-alto che acquista servizi che ritengono soddisfacenti. Faccio un esempio: con la Viking proponiamo il tour in città, 500 persone vivono così un’esperienza costruita su misura per loro e questo sta funzionando, tant’è che il prossimo anno questa compagnia farà 20 scali, un numero particolarmente importante. Quasi tutto il traffico è insomma rappresentato dalla Viking che oltretutto è molto ricercata anche negli altri posti.

Cosa si può fare per migliorare l’accoglienza e per far crescere il settore?
Sicuramente i lavori sul porto potranno incidere positivamente sul futuro delle stagioni. Attualmente ci sono dei limiti che ci impediscono di poter accogliere navi di certe dimensioni. Poi servirebbe una città più accogliente anche dal punto di vista estetico. Servirebbe una maggiore cura dei posti, più verde pubblico, serve migliorare gli arredi urbani soprattutto nel centro e sul lungomare e migliorare il livello di pulizia.

Che stagione sarà la prossima?
Quella del 2025 sarà una stagione molto lunga che partirà il 23 gennaio e finirà a dicembre. Avremo solo due mesi di stop, febbraio e marzo. Saranno 31 le navi che approderanno nel nostro porto. La rete dei collaboratori e degli operatori che contribuisce ai servizi si sta rafforzando sempre di più e le fasi di accoglienza non devono essere date per scontato. Se non ci fosse la capacità di erogare servizi di qualità cadrebbe tutto il senso del turismo crocieristico. Questa rete è ormai stabile e rodata, ma la routine deve essere vissuta senza abbassare la guardia perché con le compagnie bisogna sempre essere perfetti.
V. R.

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