Crotone – La Corte dei Conti decreta che sulla vicenda Piscina Olipionica non c’è stato alcun danno erariale da parte dell’ex sindaco Ugo Pugliese, degli assessori Rori De Luca e Giuseppe Frisenda, e dell’allora dirigente del settore, ingegnere Giuseppe Germinara, disponendo l’archiviazione del procedimento nei confronti degli ex amministratori.
La vicenda risale all’ottobre del 2019 quando l’allora sindaco Ugo Pugliese, i due assessori e il dirigente furono indagati per la concessione della piscina olimpionica al consorzio Daippo. Indagine che portò Pugliese alle dimissioni da primo cittadino di Crotone.
Secondo la Corte dei Conti “non sussistono gli estremi della responsabilità erariale in capo a Pugliese, De Luca, Frisenda e Germinara”, in quanto gli amministratori hanno agito per tutelare “l’interesse della collettività a mantenere l’apertura della piscina olimpionica con l’interesse del Comune a non sostenere ulteriori costi di gestione per la struttura”.
Il Sostituto Procuratore Generale, Maria Gabriella Dodaro, ricostruisce la vicenda dopo tre anni di lavoro, numerose audizioni e lo studio della documentazione relativa a questa vicenda.
Sotto esame sono finite due delibere di giunta (la prima del 12 ottobre 2018, e la seconda del 6 dicembre 2018) con cui si è proceduto ad affidare direttamente la gestione della Piscina al consorzio Daippo per un periodo di 6 mesi.
Ma gli amministratori, rileva la sentenza, “hanno tenuto conto dei rischi e delle conseguenze negative derivanti dall’interruzione di un servizio di rilevante interesse per la comunità e dall’esposizione della struttura a danneggiamento (l’impianto se inutilizzato rischiava di essere oggetto di vandalismo e deterioramento, così come è successo negli anni ’20 e 21)”.
La sentenza evidenzia anche l’assenza di conflitto d’interesse per Giuseppe Frisenda.