Crotone - Santa Barbara, il Vescovo: «Fuoco e acqua possono essere benedizione o tragedia. Il vostro servizio è difendere la vita»

Il Vescovo di Crotone nel giorno di Santa Barbara: «Custodire la vita e il territorio: il coraggio e la dedizione di chi affronta fuoco e mare per proteggere la comunità»

A cura di Redazione
04 dicembre 2025 11:00
Crotone - Santa Barbara, il Vescovo: «Fuoco e acqua possono essere benedizione o tragedia. Il vostro servizio è difendere la vita» -
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Crotone - Stamane, presso la Chiesa dell’Immacolata, si è svolta la messa in onore di Santa Barbara, patrona dei Vigili del Fuoco, della Marina Militare e della Capitaneria di Porto. La celebrazione è stata officiata dal Vescovo di Crotone, Alberto Torriani, alla presenza delle autorità civili e militari della città.

Nel corso dell’omelia, il Vescovo ha ricordato il doppio volto di due elementi fondamentali della natura: fuoco e acqua. «Entrambi possono darci la vita e toglierla», ha affermato, ricordando come il fuoco, pur potendo distruggere, sia fonte di luce, calore, energia e sviluppo, e come l’acqua, pur potendo travolgere, resti **fonte di vita, Battesimo e via».

«Qui entra in gioco il vostro servizio, cari Vigili del Fuoco, cari marinai e personale della Capitaneria di Porto. Voi non siete “contro” il fuoco o “contro” il mare. Voi siete dalla parte della vita. Combattete il fuoco quando diventa distruzione, quando minaccia le persone, le loro case, il territorio. Affrontate il mare quando si fa pericoloso, quando diventa tomba invece che strada, quando un’alluvione, una tempesta o un naufragio mettono a rischio vite e beni. Il vostro compito è servire la vitalità: difendere la vita umana, proteggere il bene comune, garantire a tutti la possibilità di vivere senza essere schiacciati dalla paura».

Il Vescovo ha richiamato l’attenzione anche sul valore etico della custodia del creato, sottolineando come fuoco e acqua siano doni affidati all’uomo e che la loro minaccia aumenti in presenza di incuria, costruzioni senza criterio e scarsa prevenzione. «Il vostro servizio ci ricorda che non si può pensare soltanto all’emergenza; bisogna lavorare sulla prevenzione, sull’educazione, sulla responsabilità condivisa», ha affermato.

«Le nostre case, le infrastrutture, i porti, le strade, le colline, le spiagge, il mare: tutto ciò che rende vivibile un territorio è una ricchezza condivisa. Non è soltanto “proprietà pubblica”: è il tessuto concreto che permette alla vita di generazioni di andare avanti. Voi, intervenendo nelle emergenze e vigilando perché siano evitabili, siete custodi del bene comune: salvate vite, ma anche storie, attività, futuro».

L’omelia si è chiusa con un pensiero rivolto a tutti i presenti e alle famiglie degli operatori: «Santa Barbara ci ricorda che il vero coraggio non è la sfida temeraria al pericolo, ma l’affidamento fiducioso a Dio e la dedizione agli altri. Chiediamo al Signore che la nostra terra, la nostra città e i nostri porti siano davvero case fondate sulla roccia del Vangelo, e che tutti coloro che ogni giorno affrontano il fuoco e l’acqua per salvare altri sentano la vicinanza del Signore, la gratitudine delle istituzioni e l’affetto riconoscente della comunità».

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