Crotone – Si chiudono le porte del Duomo

Crotone – Si chiudono le porte del Duomo

Crotone – Ammontano, in totale, a 300 milioni di euro le risorse del Pnrr stanziate dal Ministero della Cultura per la missione M1C3 Turismo e Cultura – interventi di adeguamento e messa in sicurezza sismica di luoghi di culto, torri e campanili, destinati all’adeguamento sismico del Duomo di Crotone.

Si tratta, nel dettaglio, di interventi utili per la messa in sicurezza con una serie di indagini delle evidenze architettoniche finalizzate alla conoscenza delle criticità afferenti alla vulnerabilità sismica. E’ dal 2000 che non vengono effettuati lavori di una certa portata in quello che rappresenta il centro della vita liturgica della comunità cattolica crotonese. In quell’occasione, in vista del Giubileo, venne riqualificata la facciata esterna della Chiesa, mentre qualche anno fa è toccato alla Cappella che custodisce il quadro della Madonna di Capocolonna rimettersi a nuovo.

Oggi è arrivata la possibilità di un intervento che potrebbe dare il via a quel percorso di restyling di cui la Cattedrale ha bisogno. L’arrivo di questi fondi è frutto di un intenso lavoro tra l’Ufficio per i beni culturali della diocesi diretto da don Gino Gulizia e la Sorvintendenza di Catanzaro-Crotone coadiuvata da Stefania Argenti.

E proprio con la Sovrintendenza si continuerà a operare. Dopo la fase progettuale ed esplorativa, per la quale sono state utilizzate duecento mila euro, adesso si entrerà nel vivo dei lavori che dovranno necessariamente terminare entro il 2026 così come previsto dalla normativa che regola i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Da lunedì insomma il Duomo chiuderà le sue porte. «La Cattedrale di Crotone – aveva detto nel corso di una intervista rilasciata proprio sulle pagine del nostro giornale don Gino Gulizia – non sta cadendo semplicemente deve essere migliorata, ha bisogno di questo intervento.

Ci sono delle lesioni persistenti – ha spiegato – sulle quali è necessario intervenire per conservare al meglio il luogo». Ci sarebbe bisogno anche di un restauro architettonico all’interno, ma si tratta di interventi che non rientrano in questa misura.




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