Crotone–Sorrento 3-1, Longo soddisfatto: “Prestazione di carattere”

Il tecnico elogia l’atteggiamento della squadra e invita a mantenere concentrazione e umiltà dopo il successo allo Scida

A cura di Redazione
15 novembre 2025 19:31
Crotone–Sorrento 3-1, Longo soddisfatto: “Prestazione di carattere” -
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Il Crotone torna a vincere allo Scida e il successo per 3-1 sul Sorrento porta la firma, oltre che dei marcatori, anche dell’analisi lucida e diretta del tecnico Emilio Longo, che nel post gara ha raccontato la partita senza risparmiare critiche, riflessioni e indicazioni sul percorso della sua squadra.

Longo ha subito riportato l’attenzione sulla natura del campionato e sull’equilibrio delle gare: «Questa squadra, sotto di un a zero, ha pareggiato negli ultimi minuti e ha sempre dimostrato di essere in partita. Pensare di poter dominare per 90 minuti è un’utopia. È qualcosa che dobbiamo togliere dalla testa». Da qui parte la sua lettura del match, in particolare del primo tempo, dove secondo l’allenatore non tutto ha funzionato come potrebbe sembrare. «Si parla di calcio champagne, ma io ritengo che nel primo tempo ci siano stati gli errori più grossi. Non possiamo andare in vantaggio soltanto di due reti, abbiamo avuto almeno quattro situazioni limpide per far male. Dobbiamo concretizzare, altrimenti le partite restano in bilico».

Il tecnico ha poi analizzato il momento di difficoltà vissuto ad inizio ripresa dopo il gol rossonero: «Nel secondo tempo il Sorrento ha cambiato modo di stare in campo, noi abbiamo fatto più fatica a capire le scalate e abbiamo rischiato in occasione del palo e nell’azione successiva al gol. Poi la squadra è rivenuta fuori. Avremmo potuto palleggiare meglio dopo il 3-1, ma il risultato è importante e la sofferenza fa parte del gioco. Dobbiamo accettarla».

Inevitabile un passaggio sulle decisioni arbitrali, sollevate da un giornalista in conferenza. Longo ha scelto la cautela: «Non ho notizie, non voglio mettermi in un contenitore che secondo me sarà dominante in questa stagione. Ho già parlato dell’efficacia dell’FGS, non ho nemmeno chiamato il secondo cartellino sul rigore perché non volevo giocarmi l’unica chance. Ho chiesto spiegazioni all’assistente, anche lei era perplessa. Probabilmente dobbiamo fare un corso accelerato sui regolamenti». E ha ricordato altre situazioni controverse: «Abbiamo perso col Trapani con un rigore netto non dato e a Salerno hanno impiegato cinque minuti per un gol che era da annullare in trenta secondi per una posizione di fuorigioco evidente. Fortunatamente c’è stato il fallo di mano. Ma ripeto: dobbiamo lavorare sulle ingiustizie, sapendo che errori li facciamo noi e li possono fare anche gli arbitri».

Interpellato poi sui singoli, a partire da Piovanello, Longo ha sottolineato l’importanza del lavoro quotidiano: «Oggi si è visto il vero Piovanello, ma io sono molto esigente. Nel primo tempo abbiamo sbagliato troppo, ma i ragazzi si sono sempre fatti trovare all’appuntamento. La squadra ha fatto una partita eccellente contro un avversario ben allenato che ha cambiato sistema in corsa. Siamo stati bravissimi ad adeguarci. Però dobbiamo concretizzare quando possiamo uccidere l’avversario, altrimenti rischiamo di farlo rientrare».

E sui giovani, protagonisti ancora una volta: «Cocetta ha fatto una partita eccellente, sembra un veterano. Leo si è fatto trovare pronto. Piovanello da prima punta sta facendo qualcosa di eccezionale. Sono giocatori che stanno dimostrando di meritare questa maglia. La continuità dobbiamo trovarla nella metodologia di lavoro. Non basta lavorare, bisogna essere innamorati del lavoro che si fa. Questa squadra lo è».

Lo sguardo si sposta poi sul calendario fitto delle prossime settimane: «Con tre partite ravvicinate dovremo fare i conti con quanti siamo numericamente. Probabilmente vedremo qualche giovane in più. Sto ostentando a dargli minutaggio perché è giusto caricare le responsabilità ai più esperti, ma ora qualcosa cambierà perché qualcuno è uscito con un fastidio. Metteremo sempre in campo la migliore formazione possibile, cercando di fare risultato ovunque e di onorare anche la Coppa Italia».

Sul piano tattico, Longo ha affrontato una delle questioni principali: la capacità di gestire il risultato. «Non siamo una squadra che può addormentare la partita o giocare sotto ritmo. Dobbiamo difendere attaccando. Abbiamo preso gol con la linea schierata, non in contropiede, e questo è un segnale che dobbiamo alzarci e andare più forte. Poi siamo stati bravi a rimetterla a posto con i cambi. Dobbiamo migliorare nel palleggio quando siamo in vantaggio, attirare l’avversario e leggere meglio le opzioni. Possiamo crescere».

Capitolo crescita: «Serve accumulare chilometri in volo. Cocetta, Groppelli, Leo devono fare esperienza. L’esperienza è la somma degli errori. Oggi siamo stati più bravi perché avevamo dentro di noi le tre sconfitte precedenti. La partita di Salerno è figlia di ciò che non abbiamo fatto bene prima. Possiamo avere continuità assumendoci responsabilità e sapendo che partite facili non ce ne saranno. Bisogna accettare che l’avversario a volte venga sopra, ma l’importante è superare quei momenti restando compatti. Oggi la squadra mi è piaciuta nella sua compattezza».

Con questa vittoria, il Crotone non solo ritrova il sorriso allo Scida, ma porta via dal campo la sensazione di una squadra che sta iniziando a riconoscersi davvero nel suo allenatore: intensa, aggressiva, esigente con sé stessa e consapevole che il percorso passa dalla crescita di tutti, risultati compresi.

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