Crotone – Tante candele davanti al PalaMilone “per l’umanità che sembra spenta”

Crotone – Tante candele davanti al PalaMilone “per l’umanità che sembra spenta”

Crotone in silenzio questa sera per le vittime del naufragio di Steccato di Cutro, che intanto nella giornata di oggi sono aumentati.

Non un presidio, ma un momento di preghiera corale, unanime, per fermare la mattanza nel mare e “aprire ai ponti umanitari”.  L’iniziativa è nata spontaneamente, da comitati, liberi cittadini e associazioni che anche questa sera si sono ritrovati presso il PalaMilone di Crotone dove, da ieri, sono adagiate le bare dei corpi delle vittime del naufragio, di un barcone piegato dal vento di scirocco (leggi qui il nostro servizio di questa mattina).

Tante le televisioni, i mass media, giornalisti, telecamere, microfoni, telefonini, taccuini e luci per la notizia che ha avuto eco internazionale che ha smosso finanche la preghiera di Papa Francesco.

Intorno alle ore 17,00 di oggi, dunque, la preghiera del Rosario, tenuta dal Soroptmist di Crotone, davanti i cancelli chiusi del palazzetto dello sport che si aprono solo per le forze dell’ordine e per i parenti delle vittime dello stesso naufragio. Alcuni sono vicinissimi, all‘Ospedale San Giovanni di Dio, mentre altri corpi sono senza respiro nel legno di una bara.

Tante candele accese al termine della preghiera, mentre il prato del piazzaletto antistante il PalaMilone è contornato da fiori, luci, candeline, e anche un piccolo unicorno, un pupazzetto per qualche bambino morto in mare. “La preghiera va a coloro che non ci sono più perchè il Signore accolga tutti tra le sue braccia di misericordia – ha detto suor Annamaria durante il momento di preghiera – e come un padre li accolga in un braccio di tenerezza, e di quell’amore che non sono riusciti ad avere su questa terra“.  Subito dopo la preghiera dell’eterno riposo, che ha unito tante persone di tante nazionalità accolte nella città di Crotone. “Siamo tutte persone, da nord a sud in tutte le parti del mondo, affinchè possa crescere l’umanità che a tratti sembra spenta”.

Poi si sono elevati dei canti, ricordando che “quando la tempesta arriverà volerò più in alto insieme a te. Nelle avversità sarai con me”.  Suor Annamaria, la consacrata che lavora proprio presso l’Ospedale San Giovanni di Dio di Crotone, ha concluso questo momento con il silenzio.

Guarda qui la nostra diretta facebook CrotoneOk

danilo ruberto