Crotone – Un gruppo di avvocati denuncia la grave crisi economica del territorio e l’inottemperanza degli enti pubblici alle sentenze di condanna al pagamento di somme di denaro, con ripercussioni per i cittadini. L’unico modo per ottenere questi soldi è effettuare un ricorso al Tar, spendendo così altre somme di denaro. Ce ne ha parlato l’avvocato Pasquale Nicoletta, insieme agli avvocati Giuseppe Trocino e Giuseppe Albanese:
«Una denuncia insieme ad altri colleghi – ha detto l’avvocato Nicoletta – per denunciare questo problema. Ovviamente non è una questione politica, non vogliamo contestare le decisioni che gli enti assumono in ordine a questo problema». Le sentenze, ha continuato, non vengono rispettate dagli enti: «In un paese civile la legalità dovrebbe essere al primo posto e dovrebbe anche indirizzare la macchina amministrativa degli enti pubblici ma questo non accade, e quindi non siamo costretti non solo a dover assumere decisioni importanti, e affrontare giudizi lunghi, ma addirittura ottenere decisioni che condanno gli enti a risarcire i cittadini per dei danni».
Responsabilità medica, la classica buca per strada, danni d’immagine o anche sentenze tra le più diverse, tra cui i nomi dei primi contagiati a Crotone finiti in rete: «Siamo tutti consapevoli delle difficoltà economiche che questi enti attraversano, ma noi riteniamo che un po’ se ne approfittano perchè le questioni potrebbero essere risolte prima. Non puntiamo il dito contro nessuno, nè sbattiamo i pugni, ma siamo noi stessi avvocati che diciamo ai cittadini di assumere le posizioni più morbide».
Poi il ricorso al giudice amministrativo: «Le cose diventano più difficili e complicate, e il ricorso al giudice amministrativo per ottenere una sentenza, un’ulteriore pronuncia, che condanni l’ente a pagare o eseguire quella determinata prestazione come stabilito dal giudice. Quindi stiamo qui ogni giorno a fare secondo me delle attività che non dovrebbero essere espletate, ma che siamo costretti a fare, con ripercussioni sulla vita dei cittadini che potrebbero incassare prima».