Crotone - Tufolo-Farina dice no alla cementificazione di via Israele

Il Comitato chiede la revoca della delibera per gli alloggi sociali sull’area verde e avvia petizione, ricorso al TAR e una giornata ambientale.

A cura di Redazione
05 settembre 2025 12:00
Crotone - Tufolo-Farina dice no alla cementificazione di via Israele -
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Crotone - Il Comitato di Quartiere Tufolo-Farina, riunitosi in assemblea pubblica il 4 settembre 2025, ha espresso ferma contrarietà alla prevista edificazione di alloggi sociali sull’area verde di via Israele, chiedendo formalmente al Sindaco e al Consiglio Comunale di Crotone la revoca della Delibera di Giunta n. 325 del 10 luglio 2025.

Nel documento trasmesso all’Amministrazione, il Comitato denuncia la mancanza di trasparenza nel processo decisionale, l’assenza di coinvolgimento della cittadinanza e il contrasto con la destinazione urbanistica vigente. Secondo i rappresentanti del quartiere, l’intervento comporterebbe una perdita irreversibile di uno degli ultimi spazi verdi fruibili, in un’area già afflitta da carenze infrastrutturali, assenza di servizi e spazi di aggregazione.

«Questa delibera – afferma Alfonsino Gaetano, presidente del Comitato – rappresenta un grave passo indietro nella tutela dei beni comuni e nella qualità della vita del quartiere. La nostra non è una protesta, ma una proposta concreta e costruttiva per migliorare il territorio nel rispetto delle persone e dell’ambiente».

Nel documento ufficiale, il Comitato chiede:

  • Lo stop a ogni progetto di edificazione sulle aree verdi del quartiere;

  • La realizzazione di un parco giochi e di uno spazio attrezzato per famiglie e anziani nell’area di via Israele;

  • L’avvio di un piano di manutenzione del verde urbano e il potenziamento dei servizi essenziali (viabilità, illuminazione, sicurezza, decoro);

  • L’attivazione di servizi socio-educativi e sanitari di prossimità;

  • L’istituzione di un tavolo permanente di confronto tra Comune, cittadini e comitato;

  • La sottoscrizione di un Patto di Comunità con le realtà territoriali, gli ordini professionali e l’Università.

Oltre al documento, l’assemblea ha deliberato una serie di iniziative concrete per sostenere la mobilitazione:

  • Una petizione popolare, già avviata, per raccogliere firme contro la delibera;

  • Una raccolta fondi destinata a coprire le spese legali per il ricorso al TAR;

  • L’organizzazione di una “giornata ambientale”, prevista per il 28 settembre, con l’obiettivo di ripulire e riqualificare l’area verde di via Israele.

Il Comitato si è detto disponibile al confronto istituzionale, auspicando che l’Amministrazione avvii un dialogo trasparente e costruttivo, nell’interesse della collettività.

“Non ci opponiamo all’edilizia sociale in quanto tale – sottolineano dal Comitato – ma riteniamo che vada programmata in modo partecipato, senza sacrificare le poche aree verdi rimaste e tenendo conto delle reali esigenze della comunità”.

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