Crotone vive il Festival pensando a Tina Nicoletta e al suo “propriziu ventu”

Crotone vive il Festival pensando a Tina Nicoletta e al suo “propriziu ventu”

Comincia oggi il Festival di Sanremo, e Crotone, quest’anno, vive questo momento con un po’ di tristezza nel cuore.

Sabato scorso si è spenta una delle figlie più belle di questa città: Tina Nicoletta che, nel ’94, proprio sul palco dell’Ariston di Sanremo, portò il dialetto crotonese alla ribalta del festival della canzone italiana.

Tina non c’è più a causa di un malore che, sabato scorso, l’ha portata via. Si è spenta a Roma, dove oramai viveva da anni.

Un’artista eclettica e culturalmente rivoluzionaria, legata alla sua terra, di quei legami indissolubili nonostante la vita ti porti lontano e distante dai tuoi luoghi natii.

A Sanremo Tina con la sorella Valeria e l’arpista Giuliana De Donno si presentarono come Padeja, in greco “istruzione”, e proponendo un brano, “Propiziu Ventu” il cui testo era scritto nel dialetto parlato a

Tina Nicoletta

Crucoli. Una vera e propria rivoluzione, per la prima volta il dialetto calabrese calca il palcoscenico dell’Ariston e arriva, cantato nelle orecchie di tutti gli italiani.

Le Paideja hanno partecipato a Sanremo Giovani 1993 con il brano L’anima, qualificandosi per il Festival di Sanremo 1994, dove hanno gareggiato nella sezione Giovani con Propiziu ventu, pezzo composto dalle sorelle Nicoletta, eliminato dopo la prima esecuzione durante la seconda serata. Dopo la manifestazione canora viene pubblicato l’album Venti propizi per le etichette It e BMG Ariola.

Nel 1994 è tra le vincitrici della 5ª edizione del premio Città di Recanati con il brano Madama Dorè. Nel 2013 pubblica il suo primo e unico libro di racconti dal titolo “Due racconti per Natale“.

Oggi Tina non c’è più e il suo ricordo, insieme alle sue melodie vive proprio nel suo “propiziu ventu”, “Ca po’ vulare finu addruvi i stiddri, su sparpagghjati dint’a luntananza”