Da Petilia Policastro un viaggio di solidarietà che arriva in Kosovo

Dal cuore della Calabria un camion carico di speranza. Grazie al brigadiere Tommaso Nereo e alle associazioni locali, 12 bancali di aiuti raggiungono le famiglie bisognose

A cura di Redazione
27 ottobre 2025 18:00
Da Petilia Policastro un viaggio di solidarietà che arriva in Kosovo -
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Petilia Policastro - È arrivato ieri mattina, alle 8:50, nel porto di Durazzo, in Albania, il camion dei Carabinieri partito da Petilia Policastro con un carico molto speciale: le offerte destinate alle famiglie indigenti del Kosovo. Un viaggio lungo 36 ore partito dai monti della Presila crotonese per raggiungere le strade di Pristina, portando con sé il calore e la generosità di un’intera comunità. L’iniziativa, dal titolo “UNITI per il Kosovo”, nasce da un’idea del brigadiere Tommaso Nereo, da oltre vent’anni in servizio nella Compagnia dei Carabinieri di Petilia Policastro. Accanto a lui, un fronte solidale che ha unito associazioni, giovani e cittadini: l’AVIS di Petilia, il gruppo “Giovani Controcorrente”, e l’associazione “Il Ritrovo del Re” di Castelsilano. In poche settimane, grazie a un tam-tam silenzioso ma efficace, sono stati raccolti ben 12 bancali di alimenti. Un risultato straordinario, frutto di una solidarietà concreta che, senza clamori, ha preso la strada dell’Est per farsi dono.

Oggi quel carico è arrivato a destinazione, pronto a essere distribuito alle famiglie kosovare più in difficoltà.
Un gesto che va oltre la semplice beneficenza: è il simbolo di un legame umano che supera confini, frontiere e lingue, e che racconta la parte migliore della nostra terra. Il brigadiere Tommaso Nereo, attualmente in missione di pace in Kosovo come parte del contingente MSU Carabinieri di Pristina, non è nuovo a iniziative che parlano il linguaggio della solidarietà. A Petilia Policastro, è una figura conosciuta e amata, ha ricevuto la cittadinanza onoraria e una medaglia al merito della Croce Rossa Italiana per aver salvato la vita a un anziano colto da malore nella frazione di Pagliarelle.

Oggi, il suo gesto – condiviso con tanti cittadini e associazioni – è diventato un messaggio potente e universale: la solidarietà non conosce distanze, e quando parte dal cuore, arriva ovunque. Da Petilia a Pristina, passando per Durazzo, “Uniti per il Kosovo” non è solo un progetto: è una storia di umanità che ricorda quanto, anche nei tempi più difficili, la generosità possa ancora muovere il mondo.

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