Dimensionamento scolastico, gli studenti del Ciliberto: “Non affondate il nostro sogno”

Dimensionamento scolastico, gli studenti del Ciliberto: “Non affondate il nostro sogno”

Questa scuola guarda il mare, e prepara i futuri marinai e capitàni. Ha una storia lunga, che parte da Mario Ciliberto, sommergibilista della Regia Marina ed eroe di guerra durante il secondo conflitto mondiale, ricordato per essere stato al comando del sommergibile Foca, su cui morì nel grado di capitano di corvetta.

L’Istituto Ciliberto ha aperto le sue porte 57 anni fa, intitolando la scuola a quell’eroe morto in mare. E questo grande istituto, hanno detto gli studenti, “non vuole affondare”, annunciando questa mattina in un’apposita conferenza stampa che parteciperà alla protesta di lunedì prossimo, insieme all’Istituto Pertini. Un lungo corteo dall’Istituto crotonese che rischia anch’esso di vedere accorpamenti, fino al Palazzo della Provincia.

Questa scuola rappresenta un’unicità in provincia e quindi vedersi accorpare ad altri istituti  ha destato risentimenti e defibrillazione soprattutto negli studenti – ha dichiarato questa mattina il Dirigente Scolastico Girolamo Arcuri –  e non solo, dunque, preoccupazioni nella comunità educante. Ribadiamo un’autonomia che possiede già numeri importanti e che sono dalla nostra parte, perché abbiamo una popolazione studentesca di 700 studenti”.

Il nome della scuola scomparirebbe, e perderebbe anche il nome con il Lucifero, diventando un polo dell’Istituto di Isola di Capo Rizzuto.

Alla conferenza stampa ha preso parte anche la rappresentante d’Istituto Alexandra Romano: “Non vogliamo perdere la nostra autonomia, il nome della scuola – ha detto – a noi quello che sta accadendo sembra assurdo. Noi studenti siamo pedine di un gioco più grande di noi”.

Ha preso la parola anche il professor Alberto Vega, ex alunno del Nautico e ora docente: “Difendiamo un’identità e non un blasone. Ma poi che ne sanno del Nautico, che ne sanno delle nostre problematiche. I ragazzi sono ragazzi e come tanti vanno tutelati”.




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