Crotone – Oggi ricorre il dodicesimo anniversario dell’omicidio di Lea Garofalo, la donna di Petilia Policastro, in provincia di Crotone, che si è ribellata alla ndrangheta, portando alla luce complicità e affari illeciti.
L’occasione, oggi, è stata propizia per colloquiare con Don Pasquale Aceto, direttore dell’Ufficio della Pastorale sociale del lavoro dell’Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina: “Sul nostro territorio una seria riflessione sul ruolo della donna dovrebbe essere fatto – ci ha detto – mi auguro che la storia di Lea Garofalo che non è isolata, perchè ci sono tante donne che si stanno ripensando in maniera diversa e più libera, possa trovare nella chiesa e nelle istituzioni sane incoraggiamento. Lea Garofalo non è stata sostanzialmente aiutata neanche dalla Chiesa, perchè lì vi ha trovato forme anche di connivenza, riflettere su questa figura potrebbe renderci capaci di un servizio verso la donna con più dignità”.
E il cattolicesimo, oggi, è chiamato ad una riflessione sul servizio e l’ascolto: “La Chiesa cambia perchè è nella storia – ha concluso – dovremmo essere più coraggiosi nel rispondere a diverse istanze. Papa Francesco ricorda che oggi è il momento della sinodalità, ovvero la circolarità, la possibilità di dare la voce a tutti e di smontare quell’apparato di potere che è il clericalismo, e su questo punto di vista bisogna lavorare”.
Danilo Ruberto