Emergenza fauna selvatica: boom di richieste di soccorso per ricci, rondoni e poiane

WWF Crotone: “Senza fondi non possiamo più andare avanti. Serve l’aiuto delle istituzioni”

A cura di Redazione
08 settembre 2025 09:00
Emergenza fauna selvatica: boom di richieste di soccorso per ricci, rondoni e poiane -
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È un’estate complicata per la fauna selvatica in Calabria. A raccontarlo è il WWF Crotone, che opera quotidianamente sul territorio per il salvataggio di animali feriti o abbandonati. Tra i protagonisti inconsapevoli di questa emergenza ci sono i ricci: numerosi, in difficoltà e spesso vittime di incidenti stradali o attacchi da parte di altri animali.

«Questo è il periodo in cui i ricci si muovono molto alla ricerca di cibo» – spiega Paolo Asteriti, presidente del WWF Crotone. «Capita spesso che siano cuccioli rimasti soli perché la madre non torna, oppure che vengano investiti o feriti. Se vengono portati in tempo al Cras di Catanzaro, hanno buone possibilità di sopravvivenza».

Il vero problema, però, resta la mancanza di risorse economiche. «Non possiamo sostenere tutto da soli: non ci sono fondi né mezzi per recuperare gli animali, curarli e reintrodurli nel territorio, che tra l’altro si sta impoverendo» – continua Asteriti. «Chiediamo alle amministrazioni di contribuire. Siamo abbandonati».

Gli animali vengono rinvenuti per lo più in campagna, ma sempre più spesso anche in aree urbane o nei giardini periferici. «Lo scorso anno ci hanno chiamato perfino davanti a una scuola. È segno che l’ambiente urbano sta inglobando la fauna selvatica».

Non solo ricci: i volontari riferiscono di una intensa attività di salvataggio legata al periodo caldo. «Abbiamo recuperato sette poiane, quattro gheppi, un’istrice, tantissimi pulli, civette, assioli e tartarughe. I rondoni, ad esempio, cadono dai nidi prima di essere pronti al volo. Ma senza un centro faunistico stabile, non possiamo nemmeno raccogliere dati precisi».

L’appello è chiaro: «Le associazioni non ce la fanno più. Abbiamo bisogno di strutture, mezzi e sostegno istituzionale. La tutela della fauna non può più dipendere solo dalla buona volontà dei volontari».

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